Svizzera. Campane a lutto per le vittime del Covid

Le chiese raccolgono l'invito del presidente della Confederazione

02 marzo 2021  |  Paolo Tognina

(foto Paolo Tognina)

Il presidente della Confederazione, Guy Parmelin, ha chiesto alle chiese di ricordare le vittime del coronavirus con un minuto di silenzio, seguito dal suono delle campane. Il gesto dovrà essere compiuto venerdì 5 marzo, a un anno esatto dalla morte della prima vittima del Covid-19.
"Il 5 marzo è l'occasione per suonare le campane a mezzogiorno e fermarsi per un minuto di silenzio", ha scritto Parmelin su Twitter rispondendo così a tutti quelli che da tempo chiedono una commemorazione a livello nazionale delle persone che si sono ammalate o che sono morte con il Covid-19.

Una nota personale

Sul sito del Dipartimento dell'economia, dell'educazione e della ricerca (DEFR), il presidente della Confederazione ha anche pubblicato un messaggio personale. All'inizio della pandemia, ha scritto, quando suo padre e altri membri della sua famiglia si ammalarono di Covid-19, gli effetti della malattia erano ancora poco conosciuti. Non tutti, come i suoi parenti, hanno avuto la fortuna di superare indenni il contagio.
Parmelin propone un minuto di silenzio non solo per le oltre 9.000 vittime della pandemia e per coloro che hanno perso dei parenti. Vuole anche ricordare coloro che sono attualmente affetti dalla malattia o che si stanno riprendendo dai suoi effetti a lungo termine, così come coloro che li hanno sostenuti.
Parmelin propone che la commemorazione sia più di un semplice lutto. Dovrebbe anche essere un'opportunità per trarre dalla solidarietà la forza necessaria per andare avanti. "Tutti insieme, passo dopo passo, sconfiggeremo la pandemia", ha affermato.

Messaggio di Rita Famos, presidente della Chiesa evangelica riformata in Svizzera

Il governo federale e le chiese svizzere

Il Consiglio federale, d'accordo con i presidenti del Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati, ha deciso di non organizzare, per il momento, nessuna cerimonia nazionale di commemorazione. "Non è il momento giusto", ha detto Guy Parmelin, intervistato da RTS, riferendosi alla situazione epidemiologica.
Dal canto loro, le chiese nazionali stanno preparando degli eventi commemorativi. Stando al "Sonntagsblick", questi eventi avranno luogo a Pasqua. La Chiesa evangelica riformata in Svizzera (CERiS) ha fatto sapere che i lavori per un progetto commemorativo sono in pieno svolgimento e che una comunicazione ufficiale sarà diramata nei prossimi giorni.

Rita Famos (foto CERiS)

La Chiesa evangelica riformata in Svizzera, insieme alla Conferenza episcopale svizzera e alla Chiesa cristiano-cattolica in Svizzera, invita ad aderire all'appello lanciato dal presidente della Confederazione.

 — Rita Famos, presidente CERiS

La presidente della CERiS, Rita Famos, si è rivolta alle chiese cantonali e alle parrocchie riformate in Svizzera, esortandole ad aderire alla proposta lanciata dal presidente della Confederazione, "per fermarci a pensare alle oltre 9'000 vittime del virus, ai loro cari, ai malati e a tutti coloro che li sostengono, ma anche di trarre forza e speranza per andare avanti insieme".

Venerdì 5 marzo, alle 11.59, sarà dunque osservato un minuto di silenzio, mentre alle 12.00 le campane suoneranno per nove minuti, in memoria delle oltre 9.000 vittime della pandemia.

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