Sempre più difficile professare la propria fede
(CNE.news/ve) Il pastore Vyacheslav Goncharenko è rimasto senza chiesa. A metà dicembre la Corte Suprema della Bielorussia ha stabilito che la sua chiesa, la New Life Church, doveva essere chiusa in quanto “estremista”. La decisione è giunta al termine di una lunga battaglia giuridica tra la chiesa e l'autorità giudiziaria, che ha bollato la New Life Church di “estremismo”, senza tuttavia voler chiarire le motivazioni all’origine della decisione. Già l’anno scorso l’edificio di culto della chiesa libera di matrice evangelica è stato demolito.
La New Life Church esisteva da 31 anni. Tuttavia, sin dall’inizio di questo secolo è stata coinvolta in contenziosi con le autorità. Nel 2002, per esempio, il governo aveva respinto diverse richieste di riconoscere come luogo di culto i nuovi locali della chiesa. Da allora il conflitto si è ulteriormente inasprito.
All’inizio del 2021 la congregazione è stata espulsa dalla chiesa con la forza. Ciò non ha fermato i fedeli, che si sono allora riuniti nel parcheggio, nonostante il clima freddo e invernale. Da settembre del 2022 le autorità bielorusse hanno cominciato a criminalizzare i culti che vi si svolgevano. Lo scorso luglio le autorità bielorusse hanno raso completamente al suolo l’edificio della chiesa (vedi foto) e ad agosto ne hanno oscurato il sito web. La comunità si è vista inoltre infliggere una multa di 111 rubli bielorussi (circa 31 euro, equivalenti alla retribuzione media di due giornate di lavoro). Dall’inizio della guerra in Ucraina la New Life Church pregava per la "cessazione delle ostilità in Ucraina”. Il 24 febbraio 2022 il pastore Vyacheslav Goncharenko aveva registrato un videomessaggio in cui affermava che “la guerra è follia”, lanciando un appello a pregare per la pace. La chiesa ha altresì criticato la violenza contro i manifestanti da parte delle forze di sicurezza bielorusse nel 2020.
Lo scorso 3 gennaio il presidente Alexander Lukashenko ha apposto la sua firma sulle modifiche della legge sulle attività delle organizzazioni religiose. Tutte le chiese in Bielorussia dovranno sottostare a requisiti più severi. Gli emendamenti alla legge rendono più facile per le autorità chiudere una comunità religiosa. Inoltre, le modifiche prevedono l’obbligo per le chiese del paese di registrarsi nuovamente entro il gennaio 2025. Se non si adegueranno, perderanno l’autorizzazione ad esistere. Le chiese possono farsi registrare solo se sono composte da almeno 15 comunità locali ed esistono da almeno 30 anni. La legge rende più difficoltoso anche la fondazione di una nuova chiesa nel paese. Le persone che fanno parte di una lista nera di "estremisti e terroristi" non possono fondare una chiesa.
Invece, secondo la nuova legge, le organizzazioni religiose possono partecipare ad attività sociali, come gestire un orfanotrofio o aiutare gli anziani. Tuttavia, è vietato loro impegnarsi in attività politiche o partecipare o sostenere un partito politico. Inoltre, possono utilizzare solo simboli religiosi e non politici. È vietato partecipare a raduni e le funzioni religiose possono svolgersi solo in una sede designata dal "comitato esecutivo locale".
Secondo Mediazona, gli emendamenti alla legge inaspriscono anche le regole per le scuole domenicali. Non devono contenere "propaganda di guerra, ostilità ed estremismo" e devono essere in linea con "l'ideologia dei valori tradizionali generalmente riconosciuti" in Bielorussia.