La Federazione luterana mondiale per un immediato cessate il fuoco
(ve/gc) “È necessario un cessate il fuoco immediato e la fine delle ostilità, soprattutto per proteggere e assistere le centinaia di migliaia di bambini, anziani, donne e uomini le cui vite continuano a essere sconvolte”: è quanto si legge in una presa di posizione diffusa ieri dalla Federazione luterana mondiale (FLM) in merito alla guerra nella Striscia di Gaza, che in un mese ha causato più di 10'000 morti civili. Per la FLM è ora di dire basta, è ora di far prevalere l’umanità.
Diffuse violazioni del diritto internazionale
“Gaza sta affrontando la più grave crisi umanitaria a memoria d’uomo – recita il comunicato della FLM – poiché i bombardamenti aerei e le operazioni di terra in corso infliggono sofferenze senza precedenti ai civili”. Nella sua articolata presa di posizione la FLM cita le numerose segnalazioni di civili, ospedali, campi profughi, scuole e luoghi di culto che “sono stati colpiti direttamente, causando un gran numero di vittime”, e mette in chiaro che né Hamas, né Israele hanno agito nel rispetto delle regole della guerra previste dal diritto internazionale umanitario e dalle Convenzioni di Ginevra.
Proposta in quattro punti
“I ripetuti appelli delle organizzazioni internazionali e dei loro leader sono stati finora ampiamente ignorati. L’accesso umanitario, il rilascio degli ostaggi, il passaggio sicuro per le persone che cercano assistenza medica e per quelle che fuggono per salvarsi la vita sono stati ostacolati dai continui bombardamenti e dal fuoco incrociato”, fa notare la FLM, che ha tracciato una proposta di 4 punti per una cessazione delle ostilità, chiedendo con urgenza quanto segue: un cessate il fuoco immediato a Gaza per consentire agli aiuti umanitari di raggiungere le popolazioni colpite e per facilitare il passaggio sicuro dei feriti, dei malati e di coloro che stanno fuggendo per mettersi in salvo; l’aumento dell’accesso umanitario e dei corridoi umanitari per consentire agli aiuti di raggiungere le popolazioni colpite; il rilascio immediato e sicuro di tutti gli ostaggi detenuti da Hamas, in conformità con le Convenzioni di Ginevra; e infine, chiede alla comunità internazionale di intensificare gli sforzi per costringere le parti in conflitto a rispettare il diritto internazionale umanitario, garantendo al contempo sufficienti risorse per assistere tutte le persone colpite dal conflitto.
È tempo di agire
Secondo la FLM la recente apertura del valico di Rafah, che ha permesso agli aiuti umanitari di giungere a Gaza e a poche centinaia di civili e feriti di uscire, rappresenta uno sviluppo positivo. “Ciò è però insufficiente - dice la FLM che chiosa: - È tempo di agire!”. Nella presa di posizione diffusa ieri la FLM non dimentica anche la situazione in Cisgiordania che va deteriorandosi di giorno in giorno. La FLM, dicendosi solidale con tutte le persone colpite dal conflitto in Terra Santa, ha invitato le sue chiese membro a pregare per le centinaia di migliaia di persone in lutto, ferite, vittime di un dolore indicibile. E intanto propone il trasferimento dei circa 9000 malati di tumore intrappolati a Gaza verso l’ospedale di eccellenza che gestisce a Gerusalemme, l'Augusta Victoria Hospital. La FLM e il personale medico della struttura ospedaliera sono pronti ad offrire le cure necessarie, ma è ora urgente compiere tutti gli sforzi per consentire ai pazienti di accedere a questi servizi vitali “senza più ritardi!”.