Mezzo secolo di Concordia di Leuenberg

Modello di comunione tra chiese protestanti: un unicum nel panorama ecumenico

02 maggio 2023

(ve/gc) “La ‘Concordia di Leuenberg’ non è un risultato qualsiasi, ma crea una nuova realtà: la comunione ecclesiale”. Lo ha sottolineato al termine di un simposio internazionale svoltosi a metà marzo a Debrecen, in Ungheria, il pastore e teologo Mario Fischer, segretario generale della Comunità di Chiese Protestanti in Europa (CCPE), espressione diretta di quella che nacque il 16 marzo 1973, appunto, a Leuenberg, nel cantone di Basilea campagna.
A Debrecen, presso l’Università Teologica Riformata, studiosi provenienti da tutta Europa si sono riuniti per una due-giorni dedicata interamente alle implicazioni della “Concordia di Leuenberg” sul futuro delle chiese.

Cos’è in gioco?

Mario Fischer (foto: GEKE)

Questo inedito modello di comunione tra chiese ha permesso la condivisione della Cena del Signore e il reciproco riconoscimento dei ministeri, superando le divisioni interne al protestantesimo, in particolare tra luterani e riformati. Dopo più di quattro secoli quell’accordo rappresentò l’inizio di un nuovo capitolo nella storia dei rapporti tra i principali rami della Riforma. “Le chiese che vi hanno aderito si comprendono come parte dell'unica Chiesa di Gesù Cristo, rimanendo tuttavia indipendenti le une dalle altre. Quindi, è giusto che celebriamo questa comunione non solo nella riflessione teologica, ma anche nella celebrazione comune del culto. Perché è qui che batte il cuore della nostra comunione: alla mensa del Signore", ha dichiarato il pastore Fischer.
Sulla base di quello storico accordo del 1973, nel 2003 nacque la CCPE: un organismo ecumenico continentale che raggruppa 105 chiese luterane, riformate, unite e metodiste (quest’ultime hanno aderito nel 1994) presenti in oltre 30 paesi europei, in rappresentanza di circa 50 milioni di cristiani.

Cena sì, cena no

Nel Cinquecento, luterani e riformati si divisero sulla comprensione della Cena del Signore: Martin Lutero riteneva che Cristo fosse corporalmente presente negli elementi del pane e del vino; il Riformatore di Zurigo Ulrich Zwingli invece riteneva che la presenza di Cristo fosse spirituale. Quella divergenza - emersa con forza nell’incontro dei due Riformatori a Marburgo, nel 1529 - impedì a riformati e luterani di riconoscersi in piena comunione.
La Confessione di Augusta riconobbe, di lì a poco (1530) che la vera chiesa è presente laddove si diano una comune comprensione dell’evangelo e dove i sacramenti siano correttamente amministrati. E tale convinzione fu ripresa anche in campo riformato, nella Seconda Confessione Elvetica (1562). Ma ciò non bastò per giungere alla comunione ecclesiale tra riformati e luterani. E dunque è stato necessario attendere il 1973 per riconoscere che differenti teologie possono essere compatibili, laddove sussistano quei presupposti.

Unità nella diversità

Quando si parla della Concordia di Leuenberg in ambito ecumenico, spesso ci si riferisce ad essa come ad un modello di “unità nella diversità”. Per il teologo valdese Fulvio Ferrario il fatto decisivo della Concordia di Leuenberg è il metodo. “La Concordia stabilisce che ci sono delle differenze teologiche che possono rimanere, senza che esse abbiano un significato tale da dividere la chiesa”, ha spiegato alla rubrica radiofonica evangelica RSI Tempo dello Spirito. “In altre parole - aggiunge Ferrario - il messaggio di Leuenberg è questo: la diversità è positiva, la divisione è negativa”.

La vera e propria celebrazione del Cinquantenario, dal titolo “La missione delle chiese protestanti in Europa oggi”, si terrà il 4 e 5 luglio a Vienna. Per maggiori informazioni è disponibile in inglese e tedesco il nuovo sito web: www.leuenberg50.org.

Appuntamenti in Ticino

Il prossimo 7 maggio nella chiesa riformata di Lugano (in viale Cattaneo 2) si terrà un culto bilingue con i pastori Daniele Campoli e Tobias Ulbrich proprio per celebrare i 50 anni dalla Concordia di Leuenberg, mentre domenica 14 maggio presso il Centro Muralto (Locarno), nel quadro di un incontro della Solidarietà protestante svizzera, alle 17 è annunciato un incontro con il segretario generale della CCPE, il teologo Mario Fischer.

Targa apposta sul Centro comunitario di Leuenberg (cantone Basilea campagna), dove fu firmata l'omonima Concordia.

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