La Chiesa evangelica riformata in Svizzera rigetta il referendum dell’UDC
La protezione del clima non va cancellata dall’ordinamento elvetico. Ne è convinto il Consiglio della Chiesa evangelica riformata in Svizzera (CERiS), che con un comunicato stampa diffuso oggi ha reso noto la propria posizione in merito. Tra pochi giorni le firme raccolte dall’UDC per il referendum contro la legge federale sulla protezione del clima - legge che come obiettivo ha l’azzeramento delle emissioni di CO2 entro il 2050 - verranno depositate per la certificazione.
“La protezione del clima è una questione fondamentale”, fa sapere la CERiS. Non solo riguarda la gestione delle risorse, ma anche il rapporto che le persone hanno con il pianeta: “Chi concepisce il mondo come dono, agisce diversamente”.
Per il Consiglio della CERiS gli argomenti di ordine finanziario degli oppositori della legge sulla protezione del clima sono “troppo miopi”. “Lo stile di vita odierno privilegia unilateralmente la vita umana e ignora le esigenze delle generazioni future - si legge nel comunicato del Consiglio della CERiS, il quale fa sapere che si basa sulla visione biblica della sostenibilità, che non è sinonimo di rinuncia ma piuttosto di "vita piena": "Uno sviluppo sostenibile non ha una strategia, non ha obiettivi parziali accanto ad altri, ma il suo successo si basa su una visione integrale, che mette la dimensione ecologica sullo stesso piano di quella politica, giuridica, economica e sociale”.
La CERiS ha preso recentemente posizione sull'Iniziativa dei ghiacciai e sulla controproposta, fornendo un’analisi da una prospettiva protestante: Dio è Creatore e curatore del mondo e di tutti gli esseri viventi. In questa prospettiva, l'essere umano non è né il centro, né il fine della creazione, ma ne fa parte, come creatura tra le altre. "Vedere il mondo come creazione significa averlo accolto non solo come il mondo che ci circonda (Umwelt), ma anche come il mondo insieme al quale coesistiamo (Mitwelt)”, si legge nel testo. Riprendendo le idee del riformatore Ulrich Zwingli, il Consiglio CERiS chiarisce che, all'interno della Creazione, tutti gli esseri devono considerarsi beneficiari di ciò che viene dato, in modo che nessuno possa arrogarsi privilegi di sorta. In questa visione, i beni sono un dono che appartiene a tutte le creature in egual misura. Nella sua presa di posizione, il Consiglio CERiS afferma inoltre, che la sostenibilità è inestricabilmente legata alla giustizia e che la Creazione consiste non solo in tutte le creature che esistono, ma anche in tutte quelle che esisteranno.