Uno SwissHub all’Assemblea del Consiglio ecumenico

Presenza elvetica all'incontro cristiano mondiale di Karlsruhe

24 agosto 2022  |  Gaëlle Courtens

foto: Marcelo Schneider/WCC

Il protestantesimo svizzero parteciperà con una folta delegazione e con un suo “SwissHub” all’11. Assemblea generale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) che si terrà dal 31 agosto all'8 settembre a Karlsruhe, in Germania. È quanto si apprende da un comunicato stampa diffuso oggi dalla Chiesa evangelica riformata in Svizzera (CERiS), membro fondatore del CEC nel 1948. Oggi l’organismo ecumenico mondiale, con sede a Ginevra, riunisce evangelici, ortodossi, anglicani e vecchio-cattolici e rappresenta più di mezzo miliardo di cristiani e cristiane in tutto il mondo.

Iniziato il conto alla rovescia

L'Assemblea generale del CEC è il massimo organo deliberativo dell’organizzazione ecumenica mondiale e definisce le direttive di lavoro per i prossimi otto anni. L’evento ecclesiastico globale, che si terrà (con un paio d’anni di ritardo a causa della pandemia) ad appena 200 km dal confine con la Svizzera, riunirà più di 4'000 rappresentanti di 352 chiese dei cinque continenti. L'ultima Assemblea si era svolta a Busan, in Corea del Sud, e aveva lanciato un “Pellegrinaggio per la giustizia e la pace”. Per la CERiS, l'assemblea di Karlsruhe “è un'occasione unica per immergersi nell'ecumenismo globale e sviluppare nuove idee”.

Il motto dell'Assemblea

foto: Marcelo Schneider/WCC

"L'amore di Cristo conduce il mondo alla riconciliazione e all'unità": è il motto scelto dal CEC per l’11. Assemblea generale. Il motto costituisce un invito alle chiese membro ad impegnarsi senza sosta, e insieme a tutte le persone di buona volontà, a favore di una pace giusta e della riconciliazione, specialmente in questi tempi segnati da insicurezza, crisi climatica, guerre e pandemia.

Il protestantesimo svizzero a Karlsruhe

A Karlsruhe la CERiS sarà presente con uno SwissHub che servirà come punto d'incontro e di accoglienza per i partner e i gruppi di partecipanti delle chiese svizzere. Dal comunicato della CERiS si apprende che sono attese a Karlsruhe circa 230 persone provenienti dal nostro paese. Lo SwissHub sarà anche l’InfoPoint per tutto ciò che riguarda il protestantesimo elvetico e la sua storia. I visitatori potranno partecipare a tavole rotonde su temi di attualità (il programma degli incontri è scaricabile qui). In particolare si parlerà di aiuto ai rifugiati, leadership femminile nelle chiese, costruzione della pace, giustizia climatica. Saranno presenti relatori e relatrici provenienti da: Ucraina, Ungheria, Canada, Tanzania, Francia, Libano, Togo, Nigeria, Sudafrica, Indonesia e Italia. A Karlsruhe sarà presente anche l'intero Consiglio della CERiS; la presidente, pastora Rita Famos il 2 settembre nel primo pomeriggio accoglierà sul podio, tra gli altri, Annette Kurschus, presidente del Consiglio della Chiesa evangelica in Germania (EKD), ed Emmanuelle Seyboldt, presidente del Consiglio della Chiesa protestante unita di Francia (EPUdF). "L'Assemblea del CEC è un evento che definirà il corso ecumenico per gli anni a venire. Mi aspetto molti incontri preziosi, ma anche scambi molto critici", ha affermato Rita Famos.

La delegazione svizzera

Il momento della benedizione della delegazione svizzera all'Assemblea del CEC

I delegati svizzeri con diritto di voto saranno cinque e parteciperanno ai lavori assembleari in rappresentanza della CERiS, della Chiesa evangelica metodista e della Chiesa cristiano-cattolica, e sono: Sarah Bach (metodista); Emma van Dorp (riformata); Suzanne Schild (riformata); Serge Fornerod (riformato); e Christoph Schuler (cristiano-cattolico). La delegazione sarà guidata dal pastore Heinz Fäh, consigliere sinodale della Chiesa riformata di San Gallo. Con un culto svoltosi l’8 giugno nella chiesa di San Pietro e Paolo a Berna, la delegazione elvetica ha ricevuto la benedizione per il lavoro e le decisioni che l’attendono.

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