Per un Avvento ecumenico

Online un video messaggio di speranza e consolazione promosso dalle chiese insieme al primo cittadino elvetico

15 dicembre 2020

(ve/gc) Non era mai successo: per la prima volta la Chiesa evangelica riformata in Svizzera-CERS, la Conferenza dei vescovi svizzeri, la Chiesa cattolica cristiana in Svizzera, la Comunità di lavoro delle chiese cristiane in Svizzera, e il primo cittadino elvetico, il presidente del Consiglio nazionale Andreas Aebi (UDC) recentemente eletto, hanno promosso insieme un messaggio d'Avvento.

Con un video messaggio indirizzato alla popolazione vogliono insieme portare speranza e consolazione nel periodo dell'Avvento. In particolare vengono ricordati i tanti morti che il coronavirus ha strappato ad amici e famiglie, le quali si vedono costrette a piangere i propri cari in solitudine. Al centro di questa meditazione, della durata di 25 minuti, l’idea di “celebrare comunque il Natale”, nonostante l’emergenza sanitaria. In questo contesto, i promotori del video messaggio desiderano ringraziare la popolazione e condividere la speranza che supereremo questa crisi.

foto: © EKS-EERS | Nadja Rauscher

Musica e candele creano un'atmosfera natalizia durante questa meditazione guidata dalla presidente della CERS, la pastora Rita Famos. Anche se le celebrazioni di quest'anno si svolgeranno solo in un piccolo cerchio, il messaggio del Vangelo sarà diffuso in tutto il mondo. "Nessuno deve essere lasciato solo! Tutti coloro che vogliono sentire la buona novella devono essere messi nelle condizioni di poterlo fare: Dio si è fatto uomo. Dio è vicino a noi. Condividiamo questa vicinanza”, dice la pastora Famos.

Nel suo discorso, il nuovo presidente del Consiglio nazionale, Andreas Aebi, commemora i defunti della pandemia di Covid-19 ed esprime le sue sincere condoglianze ai famigliari. Inoltre, ringrazia la popolazione per l'impegno costante dimostrato durante la crisi che ha colpito tutti i settori della vita. Nonostante la distanza e l'isolamento, la pandemia ci offre anche risvolti positivi, ricorda Aebi: "Percepiamo più consapevolmente i legami che ci uniscono l'uno all'altro. Siamo chiamati a vivere in solidarietà: solidarietà tra giovani e anziani, tra città e campagna, tra settori professionali e tra le più diverse regioni. Questo è il fondamento del nostro fantastico Paese, una solidarietà più importante che mai”.

Andreas Aebi, presidente del Consiglio Nazionale, primo cittadino elvetico

Simbolicamente, in rappresentanza di tutta la popolazione, interviene anche un cittadino di Bienne, il fisiatra Stephan Guggisberg, testimoniando la sua esperienza con il Covid-19, che lo ha costretto, tra paure ma anche gesti di solidarietà, a rimanere isolato a lungo. Un’esperienza che gli ha permesso di riflettere sul Natale e sul suo significato profondo.

Per il vescovo Felix Gmür "il Covid-19 non ci porterà via il Natale. Non ci priverà del calore umano e della bellezza. Vogliamo festeggiare il Natale, ne abbiamo bisogno più che mai: Natale malgrado tutto, luce nonostante tutto”, dice il vescovo nel suo messaggio. Harald Rein, vescovo della Chiesa cattolica cristiana, dal canto suo, svolge una meditazione sul versetto Luca 2,7, invitando i fedeli a fare prova di creatività: "Il virtuale diventa una finestra tra noi che siamo fisicamente separati. Usiamo queste finestre innaturali ma reali per comunicare e alimentare le nostre relazioni. Quest'anno la luce della stella di Natale si può trovare anche nell'illuminazione dei nostri computer portatili e dei computer che ci collegano l'uno all'altro. Speriamo che questo Natale possa restituirci la pace, la serenità e la fiducia che questo virus ci sfida da quasi un anno”. Milan Kostresevic, teologo ortodosso e nuovo presidente della Comunità di lavoro delle chiese cristiane in Svizzera, conclude il video messaggio con un invito al silenzio e alla preghiera in memoria dei morti. Inoltre, vengono sollecitate donazioni per diverse istituzioni e opere in Svizzera. (Il video è disponibile da oggi all'indirizzo: www.evref.ch).

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