Dalla fragilità alla condivisione

Le attività comunitarie e di culto sono sospese da stamattina anche nel Ticino

15 marzo 2020  |  Paolo Tognina

Il Consiglio sinodale della Chiesa evangelica riformata nel Ticino CERT, con un comunicato dello scorso 11 marzo, ha chiesto alle comunità di sospendere le proprie attività. Così facendo la CERT ha anticipato di qualche giorno la decisione, presa ieri dal Consiglio di stato cantonale, di sospendere culti e messe sull'intero territorio ticinese.

Combattere la pandemia
Il Consiglio sinodale CERT ha raccomandato di sospendere i culti domenicali, i matrimoni e i battesimi, ma anche gli incontri biblici e i corsi di confermazione e di catechismo. Per quanto riguarda i funerali, la direzione ecclesiastica riformata cantonale ha specificato che occorre attenersi alle misure emanate dalle autorità competenti, e ha aggiunto che tali cerimonie devono essere svolte nella cerchia più stretta possibile, tenendo presente che un culto di ricordo del defunto può svolgersi “in un secondo tempo, quando la situazione si sarà normalizzata”.

Pastore Tobias Ulbrich, presidente CERT

“Dobbiamo imparare a convivere con il nuovo virus”, ha affermato il presidente della CERT, pastore Tobias Ulbrich, ed è auspicabile che “da parte delle nostre comunità e dei nostri pastori e volontari" ci siano "flessibilità e creatività per affrontare insieme questa situazione critica”.

Reazione positiva
Nelle comunità evangeliche riformate la notizia della sospensione delle attività è stata accolta con qualche preoccupazione, ma anche con il necessario senso di responsabilità. E da parte dei pastori sono state avviate alcune iniziative intese a raggiungere le persone che non potendo partecipare a un culto desiderano comunque ricevere un messaggio di conforto.
Nella comunità regionale di Locarno e dintorni sono stati i pastori Angelo Cassano e Markus Erny, mediante riflessioni condivise su youtube, a prendere l'iniziativa.

Angelo Cassano "Una bussola che ci guidi"

Markus Erny "Müde kriegen neue Kräfte"

Nel Sottoceneri, il pastore Giuseppe La Torre ha condiviso, mediante una circolare diffusa via e-mail, una originale "Preghiera nella clausura per il coronavirus", un testo che esprime il disorientamento che ci coglie in questi giorni, la consapevolezza della nostra fragilità, e nel contempo la fiducia nell'orientamento che può venire dalla fede. "Signore, la preoccupazione della malattia ha bussato alla mia porta", dice infatti il testo, "mi ha sradicato dalle mie consuetudini, mi ha trapiantato in un altro mondo: quello della fragilità".

Pastore Giuseppe La Torre

Chiese evangeliche a Milano
Iniziative analoghe a quelle che ora vengono adottate nella CERT sono state prese, nelle scorse settimane, anche dalle chiese valdesi, metodiste e battiste dell'area metropolitana di Milano. Domenica 1. marzo è apparso, su YouTube, il primo "culto" video, al quale hanno fatto seguito altri simili appuntamenti, nati sfruttando le opportunità offerte dalla rete internet.

Dorothee Mack pastora online

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