La più antica lettera cristiana

Il più antico manoscritto al mondo vergato da un cristiano è di proprietà dell’Università di Basilea e mostra i primi cristiani in una nuova luce

09 settembre 2019

(ve/pt) I primi cristiani nell‘impero romano erano molto meno avulsi dalla realtà di quanto si pensasse. Lo suggerisce un manoscritto di origine egiziana di proprietà dell’Università di Basilea datato, decifrato e analizzato dalla storica tedesca Sabine Huebner.
La lettera, scritta da un certo Arrianus a suo fratello Paulus, risale al 230 dopo Cristo ed è perciò di almeno 40 o 50 anni più antica di tutte le altre lettere cristiane conosciute al mondo, ha comunicato l’Università di Basilea.

Sabine Huebner

Un souvenir del viaggio
Molto distante dall’immagine dei cristiani dell’impero romano descritti come perennemente minacciati di persecuzione e concentrati esclusivamente sulla fede, la lettera si occupa del quotidiano: viaggi, cariche politiche, la richiesta di una salsa di pesce e saluti dalla famiglia.
Le righe scritte da Arrianus a suo fratello mostrano che già agli inizi del 3. secolo, nell’entroterra egiziano, lontano dalle città, c’erano cristiani che rivestivano cariche politiche e che non si distinguevano molto, nella vita quotidiana, dal resto della popolazione.

L’autore della lettera e il fratello erano quindi giovani e istruiti rampolli dell’élite locale, proprietari terrieri e rivestivano cariche pubbliche.

Il nome dell'apostolo
Il manoscritto si distingue dalla massa delle lettere dell’Egitto greco-romano giunte sino a noi per la formula finale di saluto: “Prego che tu stia bene nel Signore”.

La ricercatrice Sabine Huebner

La ricercatrice Sabine Huebner

“L’uso di questa chiusa non lascia dubbi in merito alla fede cristiana dell’autore della lettera”, afferma Huebner. Anche il nome del fratello, “Paulus”, è rivelatore, in quanto questo nome era estremamente raro a quei tempi. “Ne possiamo dedurre che i genitori, citati nella lettera, erano già cristiani e avevano chiamato quel figlio, appena 200 anni dopo Cristo, con il nome dell’apostolo”.

L’analisi della lettera è al centro della nuova monografia di Huebner Papyri and the Social World of the New Testament. Di recente l’Università di Basilea ha inoltre reso accessibile al pubblico l’intero archivio di papiri sulla piattaforma internazionale online papyri.info.

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