In Ucraina è Guerra Santa?

Il Consiglio ecumenico chiama a rapporto il patriarca Kirill

15 aprile 2024

Foto: Albin Hillert/WCC

Il segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese Jerry Pillay ha chiesto chiarimenti e un incontro urgente con i vertici della Chiesa ortodossa russa.

(ve/gc) Il 12 aprile scorso, con un comunicato diramato dal Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), il segretario generale dell’organismo ecumenico mondiale, il pastore Jerry Pillay, ha fatto sapere di respingere l’idea di “Guerra Santa” in Ucraina, avanzata lo scorso 27 marzo dal “Concilio mondiale del popolo russo” presieduto dal Patriarca di Mosca e di "tutte le Russie" Kirill.
L’atto conciliare, indirizzato alle autorità legislative ed esecutive della Federazione russa, ha sollevato gravi preoccupazioni tra le chiese membro del CEC, di cui la stessa Chiesa ortodossa russa continua a essere membro.

“Il CEC non riesce a conciliare l’affermazione secondo cui ‘l’operazione militare speciale [in Ucraina] è una Guerra Santa’ con ciò che abbiamo sentito direttamente dallo stesso patriarca Kirill, né con le dichiarazioni politiche dell’organo direttivo del CEC, né con l’appello biblico ai cristiani di essere operatori di pace nel mezzo del conflitto”, ha detto Pillay.

Dall’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022, i più alti organi di governo del CEC - il Comitato centrale nel giugno 2022 e l’11. Assemblea generale del settembre 2022 - hanno affermato con forza la posizione secondo cui “la guerra è incompatibile con la natura stessa di Dio e la sua volontà per l’umanità e contro i nostri fondamentali principi cristiani ed ecumenici”, ricorda il comunicato diffuso venerdì scorso. Inoltre, questi organi del CEC hanno denunciato esplicitamente l’invasione dell’Ucraina come “illegale e ingiustificabile”, respingendo “qualsiasi uso improprio del linguaggio e dell’autorità religiosa per giustificare l’aggressione armata e l’odio”.

A maggio dell’anno scorso Pillay si era recato con una delegazione CEC a Mosca per incontrare Kirill. In quell’occasione il patriarca della Chiesa ortodossa russa si era detto d’accordo con il segretario generale Pillay sul fatto che nessuna guerra di violenza armata può essere “santa”. L’atto approvato lo scorso 27 marzo dal “Concilio mondiale del popolo russo” (un organismo nato nel 1993 in seno alla Chiesa ortodossa russa e composto da laici, accademici, ecclesiastici, militari e politici), per Pillay è in contraddizione con quanto affermato poco meno di un anno fa.

Pertanto, il segretario generale del CEC ha scritto al patriarca Kirill chiedendo alcuni chiarimenti, e cioè: se questo nuovo testo debba essere inteso come espressione della posizione della Chiesa ortodossa russa; come tali posizioni possano essere mantenute da una chiesa membro del CEC; e come possano essere intese relativamente a quanto ha potuto sentire direttamente dallo stesso patriarca.

“È stato richiesto un incontro urgente per discutere la questione e per trovare il modo in cui le preoccupazioni sollevate all’interno della nostra comunione di chiese possano essere affrontate”, a fatto sapere Pillay.

Temi correlati

Ucraina CEC Jerry Pillay Kirill

Articoli correlati