La Svizzera ha esaurito la quota di emissioni

La “Campagna ecumenica” chiede misure più ambiziose per il clima

15 marzo 2022

(foto: Anne Nygard/unsplash)

(gc/ve) Da oggi la Svizzera vive, in termini di giustizia climatica, a spese degli altri. La quota di emissioni di CO2 che la Svizzera può emettere nel rispetto del limite di 1.5 gradi è stata raggiunta. Nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Berna, le organizzazioni promotrici della Campagna ecumenica 2022 “Giustizia climatica. Adesso!” - HEKS/Pane per tuttiAzione Quaresimale e Essere Solidali - hanno chiesto al Consiglio federale e al Parlamento obiettivi climatici più ambiziosi: “Sono necessarie misure concrete ed efficaci per garantire che la Svizzera raggiunga entro il 2040 l’obiettivo del saldo netto pari a zero. Solo così si può raggiungere la giustizia climatica a sostegno delle popolazioni che subiscono maggiormente gli effetti del riscaldamento globale”.

È il momento di agire

Per limitare il riscaldamento globale a 1.5 gradi, come previsto dagli Accordi di Parigi del 2015, la Svizzera ha fissato come obiettivo il saldo netto pari a zero entro il 2050. Per i promotori della Campagna ecumenica un traguardo che deve essere anticipato di 10 anni. “Ora è il momento di agire in modo coerente e ambizioso. La Svizzera deve dare il suo contributo per una maggiore giustizia climatica”, ha affermato durante la conferenza stampa a Berna Judith Macchi, responsabile clima e ambiente per HEKS/Pane per tutti.

Politiche climatiche più coraggiose

In una lettera aperta le organizzazioni chiedono al Consiglio federale e al Parlamento di fissare obiettivi climatici più ambiziosi. “Chiediamo un cambiamento coerente rispetto ai combustibili fossili”, ha spiegato Stefan Salzmann, responsabile della politica climatica ed energetica di Azione Quaresimale. “L'obiettivo del saldo netto pari a zero deve essere raggiunto entro il 2040, non entro il 2050 come attualmente previsto, seguendo un percorso di riduzione almeno lineare. Andrebbero inoltre aumentati i contributi per finanziare la riduzione delle emissioni e gli adattamenti in altri paesi”. Pertanto, i promotori della campagna ecumenica chiedono che la neutralità dai combustibili fossili entro il 2040 venga introdotta nel controprogetto indiretto all'iniziativa sui ghiacciai attualmente sul tavolo dei decisori politici. Intanto, nell'ambito della Campagna ecumenica è stata lanciata una petizione che può essere firmata tramite cartoline digitali indirizzate alla Consigliera federale Simonetta Sommaruga, in cui si chiede una politica climatica più coraggiosa. “Se non si intraprendono presto azioni decisive, la finestra per un futuro sicuro, vivibile e sostenibile si chiuderà per tutti”, conclude il comunicato stampa diffuso oggi. (www.giustiziaclimatica-adesso.ch)

La Campagna ecumenica in breve: HEKS/Pane per tutti e Azione Quaresimale dal 1969 organizzano ogni anno una campagna ecumenica durante il periodo quaresimale che precede la Pasqua. Dal 1994 vi partecipa anche Essere solidali, l’organizzazione di cooperazione internazionale della Chiesa cattolica cristiana della Svizzera. La Campagna ecumenica mira a sensibilizzare l'opinione pubblica sulle ingiustizie che portano oltre 800 milioni di persone nel mondo a vivere in condizioni di fame e povertà. Le promotrici indicano alcune possibilità di azione: cambiare il proprio comportamento di consumo, sostenere le persone nei progetti del Sud con una donazione o partecipare a un'azione: in questo modo la Campagna ecumenica diventa un'incarnazione della solidarietà vissuta.

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