Diversità come valore rispetto come metodo

Prende oggi il via la “Settimana mondiale per l’armonia tra le fedi”

01 febbraio 2022

(gc/ve) Prende avvio oggi, 1. febbraio, la XII “Settimana mondiale dell’armonia interreligiosa”, un evento annuale che dal 2011 si tiene in tutto il mondo con l’intento di celebrare la diversità come valore, sempre nel mutuo rispetto delle varie tradizioni religiose.
L’iniziativa si deve a una risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottata all’unanimità il 20 ottobre 2010, la quale riconosce “l’impellente necessità del dialogo tra le diverse fedi”, nella convinzione che “gli imperativi morali di tutte le religioni portino alla pace, alla tolleranza e alla comprensione reciproca”. Scopo della ricorrenza è quello di promuovere il dialogo interreligioso e la mutua comprensione tra diverse tradizioni di fede o di pensiero: aspetti della convivenza ritenuti imprescindibili ad una cultura della pace.

Numerosi appuntamenti

Azza Karam

“Fede e leadership spirituale per contrastare lo stigma e i conflitti durante la pandemia”: è il titolo a cui le Nazioni Unite il 3 febbraio dedicano la loro annuale iniziativa che si terrà in inglese su zoom. Ma gli appuntamenti in tutto il mondo sono numerosi e possono essere consultati sulla piattaforma dell’evento.
Tra le iniziative, segnaliamo a Ginevra, sempre sull’online, e quindi accessibile a tutti, un webinar dal titolo: “Armonia tra le fedi e peace-building: principi e strumenti per un approccio religioso”, a cui sono invitati ad intervenire diversi leader spirituali ed esperti, nonché giovani di diverse comunità di fede. L’idea degli organizzatori - la sezione europea e mediorientale della Interreligious Association for Peace and Development (IAPD) - è quella di promuovere non soltanto il dialogo interreligioso, ma anche di costruire ponti tra le generazioni. L’appuntamento è per il 7 febbraio alle 19.
Tra le organizzazioni che questa settimana (1-7 febbraio) sono più impegnate c’è Religions for peace, la coalizione multireligiosa più rappresentativa al mondo di istituzioni religiose e di comunità di fede, con i suoi "consigli interreligiosi" in un centinaio di paesi. Segretaria generale è l’egiziana di fede musulmana Azza Karam. “Credo che ogni religione sia importante e abbia grande valore, ma nel contempo ritengo che non sia autosufficiente. Per questo motivo è importante lavorare con diverse religioni e anche con persone che non hanno nessuna religione”, ha dichiarato. 

L’input dal mondo musulmano

L’idea di dedicare a livello mondiale una settimana all’armonia tra le religioni fu proposta nel 2010 da Re Abdullah II di Giordania, nello spirito della Lettera aperta dei 138 saggi musulmani indirizzata a tutta la cristianità e intitolata “Una parola comune tra Noi e Voi”, che così esordiva: “Insieme Musulmani e Cristiani formano ben oltre metà della popolazione mondiale. Senza pace e giustizia tra queste due comunità religiose non può esserci una pace significativa nel mondo. La base per questa pace e comprensione esiste già. Fa parte dei principi veramente fondamentali di entrambe le fedi: l'amore per l'unico Dio e l'amore per il prossimo”.
Pertanto, dal 1 al 7 febbraio tutti gli Stati e le comunità di fede sono incoraggiati a sostenere la diffusione del messaggio di armonia interreligiosa: nelle chiese, nelle moschee, nelle sinagoghe, nei templi e in altri luoghi di culto, “ciascuno secondo le proprie tradizioni o convinzioni”.

"Religioni per la pace" - Segni dei Tempi

RSI

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