Un politico ecclesiastico pieno di entusiamo

Eletto pastore a Bellinzona sogna una grande chiesa della Svizzera orientale

10 gennaio 2022  |  Heimito Nollé

Il pastore Konrad "Koni" Bruderer (foto: ref.ch)

Al termine del suo mandato, il pastore Konrad Bruderer, presidente del Consiglio ecclesiastico della Chiesa riformata appenzellese, ha potuto festeggiare il suo più grande successo. In una seduta fiume durata tre giorni il Sinodo appenzellese ha completato, lo scorso dicembre, la prima lettura della nuova Costituzione. “L’assemblea ha approvato quasi tutte le proposte del Consiglio ecclesiastico”, dice Bruderer.

La Chiesa riformata appenzellese non sopravviverà ancora a lungo da sola, ma non è una tragedia.

 — Konrad "Koni" Bruderer

La Costituzione riveduta è la momentanea conclusione di un processo di riforma della Chiesa riformata appenzellese in atto da diversi anni. Di fronte al calo del numero dei membri e all’assottigliarsi delle comunità parrocchiali si era posta da tempo la questione del futuro della chiesa. Perciò nel 2014 rappresentanti della Chiesa e membri si riunirono per sviluppare visioni comuni nell’ambito di un laboratorio sul futuro. Era il primo anno di mandato di Konrad Bruderer. “Fu un ottimo inizio, regnava l’entusiasmo”, ricorda.

L'opposizione delle parrocchie

All’euforia fece però ben presto seguito la disillusione. Nel corso degli incontri venne espresso tra l’altro il desiderio di una maggiore collaborazione tra le parrocchie, ma non tutti accolsero favorevolmente quella proposta. “Alcune persone e comunità temevano per la propria autonomia e si misero di traverso", ricorda Bruderer. "Questa mentalità da 'piccolo orticello' era piuttosto frustrante”. Gli appenzellesi sono testardi e non amano le intromissioni esterne, aggiunge il pastore. “Hoptsach kä Nochbere” (che potremmo tradurre liberamente "l'importante è stare alla larga dai vicini", ndr.) è uno dei loro principi. “Anche se le nostre chiese hanno in maggioranza un orientamento liberale, questa mentalità riaffiora talvolta nelle parrocchie”, dice Bruderer.
Il fatto che per finire il Sinodo, nella sua sessione dello scorso dicembre, abbia approvato la nuova Costituzione, è per Koni Bruderer un segnale incoraggiante. “Con la sua decisione il Sinodo ha segnalato di auspicare una convergenza tra le parrocchie”, dice.

Sono stato pastore per circa 40 anni e da pastore voglio anche concludere la mia carriera.

 — Konrad Bruderer

Fusioni nella Svizzera orientale?

Un primo passo verso una maggiore collaborazione tra le parrocchie riformate appenzellesi  è già stato compiuto. Le quattro comunità di Herisau, Schönengrund, Schwellbrunn e Waldstatt sono in procinto di unirsi nella “Comunità parrocchiale dell’Hinterland appenzellese”. E anche nel Vorderland si stanno compiendo sforzi in questo senso.
La collaborazione, dice Bruderer, è necessaria anche a livello cantonale. Con i suoi 22.500 membri la Chiesa riformata appenzellese fa parte delle piccole chiese cantonali. “Per il futuro mi immagino una grande Chiesa della Svizzera orientale - quindi qualcosa di analogo all'unione delle chiese cantonali di Berna, Giura e Soletta”, dice.

Assumere ora un incarico pastorale a Bellinzona è una sorta di ritorno a casa.

 — Konrad Bruderer

Riprendere la toga pastorale

Koni Bruderer è un politico ecclesiastico pieno di fervore, una persona che vuole cambiare le cose e sa entusiasmare con le sue visioni. Ma non bisogna dimenticare che il 68.enne è stato soprattutto un pastore che ha lavorato con passione, nella parrocchia riformata di Heiden, anche dopo la nomina alla presidenza del Consiglio ecclesiastico e fino al pensionamento, nel 2017.
Padre di tre figli, diventato recentemente nonno, lettore di polizieschi e amante della musica (sta imparando a suonare il clarinetto) Bruderer non intende appendere la toga al chiodo. “Sono stato pastore complessivamente per circa 40 anni e da pastore voglio anche concludere la mia carriera”, dice.
Accade così che Koni Bruderer indossi ancora una volta la toga pastorale per assumere un incarico di pastore a tempo parziale a Bellinzona. Il Ticino non è un terreno nuovo per lui: a Bellinzona è stato già pastore per dodici anni e nella capitale ticinese sono cresciuti i suoi figli. “È una sorta di ritorno a casa”, dice. "Mia moglie ed io ci rallegriamo all'idea di poter avere, per qualche anno, una residenza in Ticino e una in Appenzello. (da ref.ch; trad. it. G. M. Schmitt; adat. P. Tognina)

Il programma radiofonico RSI Tempo dello Spirito (Rete Due) proporrà un'intervista a Konrad Bruderer, curata da Luisa Nitti, nell'emissione di domenica 23 gennaio, alle 8.00.

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