Come si regolano le varie religioni con l’omosessualità? Quanta tolleranza c’è nei confronti delle coppie dello stesso sesso?
(Raphael Rauch) In Svizzera il “matrimonio per tutti” non c’è ancora. Le coppie omosessuali possono soltanto far registrare la loro unione domestica. Lo Stato svizzero prescrive che non può esserci matrimonio religioso se non è stato preceduto dal matrimonio civile.
Anche se le Chiese fossero davvero progressiste, al momento non potrebbero comunque unire in matrimonio omosessuali e lesbiche. Offrono invece cerimonie di benedizione che somigliano molto ai matrimoni eterosessuali.
Il rapporto con le coppie dello stesso sesso varia notevolmente da una religione all’altra. Una panoramica delle diverse comunità di fede.
Chiesa cattolica cristiana
Sulla questione della “benedizione per tutti” i cattolici cristiani sono all’avanguardia: nel 2006 la Chiesa cattolica cristiana è stata la prima Chiesa nazionale della Svizzera a benedire le coppie omosessuali.
Chiesa cattolica romana
Secondo il catechismo ufficiale vivere l’omosessualità è peccato. Tuttavia la Chiesa è in movimento. Papa Francesco mette in guardia ufficialmente dall’esclusione. Mentre gli ambienti conservatori fanno propaganda contro il “matrimonio per tutti” ci sono preti che benedicono le coppie.
Ciò accade spesso senza clamore e all’insaputa del vescovo, fedeli al proverbio: “Occhio non vede, cuore non duole”. Se la benedizione fosse resa pubblica potrebbe giungere un rimprovero da parte del vescovo.
La diocesi di Basilea ha una cosiddetta pastorale arcobaleno che offre un accompagnamento spirituale a omosessuali, bisessuali e transessuali.
Un “matrimonio cattolico” per tutti è tuttavia considerato improbabile: la concezione cattolica del matrimonio è orientata alla procreazione biologica.
Chiesa riformata
Nella Svizzera tedesca e in Ticino le coppie omosessuali possono farsi benedire nelle Chiese riformate cantonali. Se in Svizzera venisse introdotto il “matrimonio per tutti” appare probabile che i riformati si terrebbero al passo con il matrimonio religioso per tutti.
Spesso la differenza è soltanto nel nome: molte pastore e molti pastori celebrano già adesso una benedizione delle coppie omosessuali uguale a un matrimonio religioso eterosessuale, solo che non possono chiamarla così.
Nella Svizzera occidentale la Chiesa riformata è meno progressista: a Neuchâtel e a Ginevra c’è stato finora un veto contro la “benedizione per tutti”. Nel canton Vaud il conflitto con le Chiese libere ha fatto sì che non ci fosse una vera benedizione. È consentito “un gesto liturgico” sotto forma di intercessione. A Ginevra la questione della “benedizione per tutti” sarà nuovamente all’ordine del giorno a marzo.
Chiese evangeliche libere
Le Chiese libere sono considerate omofobe. Secondo l’associazione gay “Pink Cross” molte Chiese libere ritengono che l’omosessualità sia una malattia curabile e un peccato.
Le Chiese libere respingono la “benedizione per tutti”. L’Associazione delle Chiese libere Svizzera (VFG) ha dichiarato ai microfoni della SRF: “Siamo impegnati per il rafforzamento del matrimonio tra uomo e donna; una benedizione pubblica di tutte le forme di relazione sarebbe in contraddizione con questo principio. Per questo motivo non pratichiamo una benedizione per tutti”. Tuttavia le Chiese libere non vogliono “degradare gli altri”.
Comunità ebraica
In Svizzera le cerimonie per le coppie omosessuali ebree sono possibili soltanto nelle comunità liberali. La domanda è tuttavia limitata. “Io farei una cerimonia per gay e lesbiche”, afferma Ruven Bar Ephraim, rabbino della comunità liberale di Zurigo.
Fa questo lavoro da undici anni. Finora non c’è stata nemmeno una richiesta, sebbene nella comunità vi siano membri omosessuali.
In Gran Bretagna e in Israele è consuetudine cambiare leggermente la cerimonia nuziale. Gli elementi caratteristici restano immutati, per esempio i sette giri degli sposi intorno alla chuppah (baldacchino), il vino bevuto da uno stesso bicchiere, lo scambio degli anelli e la rottura di un bicchiere.
Parti del testo vengono modificate perché riguardano uomo e donna. Si fa invece riferimento a un “brit ahava”, un “patto d’amore”.
Islam
Sebbene forme di omosessualità siano state a lungo accettate nel mondo arabo, nell’islam l’omosessualità è considerata un peccato. In Svizzera ci sono singoli musulmani che si battono per una moschea liberale, ma siamo appena agli inizi.
Di conseguenza in Svizzera non vi è alcuna esperienza relativa a cerimonie islamiche per gay e lesbiche. In Gran Bretagna e in Norvegia ci sono già esempi di matrimoni religiosi o benedizioni per gay e lesbiche musulmani. Per i tradizionalisti non hanno alcun valore: considerano gli omosessuali degli “apostati”. (da reformiert.info; trad. it. G. M. Schmitt)
Matrimonio per tutti?
La Costituzione federale svizzera è chiara: tutti sono uguali davanti alla legge. L’impossibilità per le coppie omosessuali di accedere al matrimonio civile è dunque in contrasto con la legge fondamentale elvetica. Questa constatazione ha spinto la consigliera nazionale Kathrin Bertschy dei Verdi Liberali a presentare, nel 2013, un’iniziativa parlamentare che chiede l'apertura del matrimonio a tutte le coppie, a prescindere dall’orientamento sessuale.
La Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale ha esaminato il progetto di legge che dovrebbe regolare la materia. Il progetto viene ora messo in consultazione. L'eventuale introduzione del matrimonio per tutti non comporta automaticamente l'introduzione del matrimonio ecclesiastico per tutti. Ma il prospettato cambiamento suscita già ora, anche nelle chiese, un vivace dibattito.