Israele-Hamas, nubi sul dialogo interreligioso in Svizzera
(ve/gc) Proprio mentre inizia in tutta la Svizzera la “Settimana delle religioni”, la guerra tra Hamas e Israele mette i bastoni tra le ruote al dialogo tra comunità di fede. Sul banco degli imputati proprio l’IRAS COTIS, l’Associazione interreligiosa promotrice della Settimana, o meglio: la sua presidente, l’islamologa Rifa'at Lenzin, che è anche membro dell'Associazione Svizzera/Palestina. Quest'ultima associazione - a detta dei membri ebrei del Comitato direttivo di IRAS COTIS - non si sarebbe distanziata con sufficiente chiarezza dall’atto terroristico commesso da Hamas contro la popolazione civile israeliana lo scorso 7 ottobre. Pertanto, come ha riferito la “NZZ am Sonntag”, i due rappresentanti delle comunità ebraiche hanno annunciato le loro dimissioni dal Comitato direttivo dell’Associazione interreligiosa IRAS COTIS, cui fanno parte una settantina di organizzazioni impegnate nel dialogo e nella lotta ai pregiudizi.
Dopo il massacro di 1.400 israeliani, l’Associazione Svizzera/Palestina non ha ancora preso le distanze da Hamas, mostrandosi invece ostile nei confronti di Israele, hanno rimarcato i membri ebrei di IRAS COTIS. Di recente, sui social media, avrebbe anche paragonato la situazione dei palestinesi a quella dei prigionieri dei campi di concentramento di Auschwitz durante la Seconda guerra mondiale. A proposito la presidente di IRAS COTIS, Rifa'at Lenzin, alla “NZZ am Sonntag” ha detto: "Per motivi personali e familiari, da molti anni mi batto per i diritti legittimi dei palestinesi". Secondo la presidente di IRAS COTIS, la sua adesione all’Associazione Svizzera/Palestina non sarebbe altro che una logica conseguenza di questo impegno.
Jonathan Kreutner, segretario generale della Federazione svizzera delle comunità israelitiche (FSCI), vede solo due opzioni: o Rifa'at Lenzin si dimette dall'Associazione Svizzera/Palestina, o si deve dimettere da presidente di IRAS COTIS. Intanto, Kreutner si è dimesso dal Comitato direttivo di IRAS COTIS, insieme all’altro rappresentante delle comunità ebraiche.
Nella serata di domenica 5 novembre, il Consiglio direttivo di IRAS COTIS ha spiegato che l'associazione era sconvolta da ciò che accade in Israele e Palestina, eventi che inevitabilmente gravano sul lavoro interreligioso: "È proprio in queste situazioni che sono necessarie piattaforme che offrano spazi per un dialogo franco e rispettoso". Tuttavia, il dialogo non si svolge in un giorno, ma richiede un intenso lavoro di relazione. Il pastore riformato Christoph Knoch, vicepresidente di IRAS COTIS, ha fatto sapere che la discussione interna in merito ai dissapori creatisi per il conflitto israelo-palestinese è ancora in corso e che non è possibile chiarire posizioni così distanti in pochi giorni. “Stiamo lavorando per giungere a una soluzione. Ma lasciateci finire di discutere”, ha aggiunto Knoch, chiarendo: "Nessuno nella nostra associazione mette in discussione il diritto di Israele di esistere, nemmeno i rappresentanti delle organizzazioni musulmane. Tutti condanniamo il terrore di Hamas".
Rifa'at Lenzin è anche membro della Commissione federale contro il razzismo (CFR). La presidente della CFR, Martine Brunschwig Graf, a cath.ch ha detto che Lenzin, in 14 anni di collaborazione, ha svolto un lavoro eccellente e che è un'esperta competente che si è sempre impegnata nella lotta contro il razzismo e l'antisemitismo. Brunschwig Graf, per parte sua, ha sottolineato che occorre distinguere tra le critiche legittime a Israele e i commenti antisemiti.