L'ente umanitario delle chiese riformate svizzere HEKS aiuta l'Ucraina
(ve/pt) L'angoscia e la disperazione della popolazione civile che sta sopportando il peso degli attacchi russi, cresce di ora in ora. L'ente umanitario protestante HEKS condanna l'invasione in corso, ha stanziato aiuti per un valore di 700.000 franchi svizzeri e ha allestito progetti di accoglienza e alloggio per i rifugiati.
"Le peggiori paure della società civile mondiale sono diventate realtà", scrive HEKS sul proprio sito, e prosegue: "La portata degli attacchi militari all'Ucraina e le loro conseguenze sulla popolazione civile sono spaventose".
Nonostante gli appelli, le pressioni diplomatiche e le sanzioni imposte dalla comunità internazionale, l'invasione dell'Ucraina procede. Più di 500.000 persone sono già fuggite dalle zone dove i combattimenti sono più intensi verso l'ovest del paese o verso gli stati vicini. "Se la guerra dovesse continuare - afferma HEKS in un comunicato -, il numero dei profughi salirà presto a milioni".
Fuggono soprattutto donne e bambini, mentre gli uomini vengono chiamati a combattere.
HEKS collabora da tempo con le chiese riformate in Ucraina e nei paesi vicini, sostenendo vari progetti di aiuto umanitario. Appoggiandosi a quei partner, HEKS ha allestito, nei giorni scorsi, progetti di accoglienza per i profughi.
Nell'Ucraina occidentale vengono raccolti cibo e articoli igienici di base per le persone che hanno trovato rifugio nella regione. Si stanno costruendo alloggi di emergenza, soprattutto per le famiglie con bambini. In Romania, Ungheria e Slovacchia, le chiese riformate forniscono ai rifugiati nelle regioni di confine beni di prima necessità e alloggio.
Non appena arriveranno in Svizzera profughi provenienti dall'Ucraina, HEKS interverrà in loro aiuto.