Salvaguardia dell'ambiente dieci domande e risposte

La Chiesa Riformata in Svizzera sugli oggetti ambientali in votazione

21 maggio 2021  |  Paolo Tognina

Salvaguardiamo il Creato (foto: Bill Oxford/unsplash)

Utilizzo dei pesticidi sintetici, approvvigionamento di acqua potabile e cibo sano, legge sul CO2: il prossimo 13 giugno il popolo svizzero è chiamato a esprimersi su tre oggetti inerenti all’ambiente. La Chiesa evangelica riformata in Svizzera (CERiS) ha intanto pubblicato un documento intitolato “Tra azione e serenità” in cui esamina questi temi da una prospettiva che va dall’impegno volontario della chiesa in favore della salvaguardia del Creato a questioni di attualità politica che riguardano la protezione dell’ambiente.

Un punto di vista cristiano

"In quanto creature appartenenti alla comunità della creazione divina - afferma il documento della CERiS -, gli esseri umani hanno una parte di responsabilità nei confronti della vita che ci è stata affidata come un bene". Questa visione biblico-teologica della natura e dell’ambiente costituisce la base del testo “Tra azione e serenità - I tre oggetti ambientali dal punto di vista protestante: 10 domande e 10 risposte”. Il testo intende costituire uno strumento per  valutare da un punto di vista cristiano le due iniziative popolari “Per una Svizzera senza pesticidi sintetici” (iniziativa sui pesticidi) e “Per acqua potabile pulita e cibo sano - No alle sovvenzioni per l’impiego di pesticidi e l’uso profilattico di antibiotici” (iniziativa per l’acqua potabile pulita) così come la legge sul CO2.

Responsabili per il Creato

Non è la prima volta che i riformati svizzeri si esprimono in merito a questioni legate al consumo energetico equo, rispettoso del clima e favorevole alla pace. Le iniziative sull’acqua potabile e sui pesticidi e la legge sul CO2 non sono considerati soltanto da una prospettiva ecologica, ma confrontati anche con aspetti di giustizia, di uguaglianza e di libertà.
Il riformatore Giovanni Calvino aveva già una visione ecologica della creazione, invocava un atteggiamento sobrio e di riconoscenza e chiedeva allo stesso tempo un piacere sensuale nel “contemplare le opere di Dio”. L’azione coraggiosa in favore di una coabitazione rispettosa dell’ambiente da una parte e la serenità e la fiducia nell’azione creatrice e salvifica di Dio dall’altra, si trovano così riunite. Per Pierre-Philippe Blaser, membro del Consiglio della CERiS, i cristiani e le cristiane sono chiamati a assumersi la propria parte di responsabilità nei confronti del Creato: “Vogliamo credere che insieme potremo ottenere qualcosa. Mostriamoci coraggiosi. Affinché l’umanità si riconnetta con i suoi valori spirituali”.

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