Ucraina. Missione di pace del Consiglio ecumenico

Il sì a dialogare delle due chiese ortodosse antagoniste

16 maggio 2023

La delegazione del Consiglio ecumenico a Kiev (foto: WCC)

Una delegazione di alto livello del Consiglio ecumenico delle Chiese (CEC) in visita in Ucraina ha condotto un’intensa serie di consultazioni con responsabili ecclesiastici e del governo ucraino l’11 maggio 2023 a Kiev, mentre il conflitto in Ucraina, innescato dall’invasione russa, continuava a imperversare.
Riproduciamo qui il comunicato stampa diffuso dal CEC al termine della visita.

<< La delegazione del CEC era composta dal vescovo Heinrich Bedford-Strohm, presidente del Comitato centrale del CEC, da Sua Eminenza l’arcivescovo Vicken Aykazian, vicepresidente del Comitato centrale del CEC e dal pastoreJerry Pillay, segretario generale del CEC. La delegazione era accompagnata da Peter Prove, direttore della Commissione delle Chiese per gli affari internazionali del CEC e da Vasile-Octavian Mihoc, responsabile dei programmi “Relazioni ecumeniche” e “Fede e Costituzione” del CEC.

La delegazione del CEC ha incontrato alti responsabili della Chiesa ortodossa ucraina e della Chiesa ortodossa dell’Ucraina, due chiese i cui contrasti di lunga data sono andati esacerbandosi dall’avvio dell’invasione russa. La Chiesa ortodossa ucraina ha dichiarato la propria indipendenza dal Patriarcato di Mosca al quale era ufficialmente affiliata, mentre la Chiesa ortodossa dell’Ucraina, alla quale il Patriarcato ecumenico di Costantinopoli ha accordato l’autocefalia, ha depositato una domanda di adesione al CEC. La delegazione in visita ha confermato la disponibilità del CEC a organizzare colloqui tra le due chiese per risolvere le loro controversie.

Tanto il metropolita Antony, cancelliere della Chiesa ortodossa ucraina, quanto il metropolita Epifany, primate della Chiesa ortodossa dell’Ucraina, hanno mostrato chiari segni della loro volontà di avviare un dialogo. Questa apertura al dialogo lascia intravedere un barlume di speranza per guarire una delle numerose ferite e superare le divisioni che il tragico conflitto ha aggravato.

Le chiese sono chiamate a svolgere un ruolo per guarire le ferite, per porre fine a questa guerra illegale e immorale e promuovere una pace giusta per la popolazione dell’Ucraina, la regione e il mondo. Questo messaggio è stato ribadito con forza nelle riunioni con i membri del Consiglio panucraino delle chiese e delle organizzazioni religiose (UCCRO) e con il ministro ucraino della cultura e della politica dell’informazione, Oleksandr Tkachenko.

Il programma della delegazione del CEC prevedeva una visita al Monastero delle Grotte di Kiev, uno dei siti più sacri del cristianesimo ortodosso nella regione e oltre, che è divenuto un focolaio di tensioni tra la Chiesa ortodossa ucraina e la Chiesa ortodossa dell’Ucraina e ha sollevato preoccupazioni in merito alla libertà religiosa e ai diritti religiosi a causa delle misure del governo volte a rimuovere le istituzioni e la comunità monastica della Chiesa ortodossa ucraina dal Monastero. Nel lasciare il sito i delegati del CEC sono stati invitati a salutare i fedeli in preghiera all’entrata del monastero.

Il popolo ucraino ha più che mai bisogno di unità e non di divisione, soprattutto in questi tempi di guerra, con l’Ucraina alle prese con l’invasione del proprio territorio da parte delle forze russe. L’armonia tra le comunità religiose dell’Ucraina è indispensabile per l’unità della nazione che l’attuale crisi esige. Il CEC non vede l’ora di lavorare con le chiese e con il governo ucraino per incoraggiare tale unità e per ridurre le divisioni e la discordia tra i fedeli.

A questo proposito il segretario generale del CEC, Jerry Pillay, ha espresso la sua gratitudine e la sua riconoscenza per l’accordo di principio indicato dai rappresentanti della Chiesa ortodossa ucraina e della Chiesa ortodossa dell’Ucraina incontrati dalla delegazione del CEC in previsione della partecipazione alle riunioni di dialogo che il CEC organizzerà. Il CEC si dedicherà ora all’organizzazione di una prima riunione di dialogo da fissare nei prossimi mesi. 

La delegazione della direzione del CEC ha proseguito il suo pellegrinaggio in Ucraina con un incontro di preghiera ecumenico a Bucha, da dove sono giunte notizie di terribili atrocità perpetrate nel corso dell’occupazione russa della regione >>. (trad. G. M. Schmitt)

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