Karl Barth: la teologia, la moglie e Charlotte

Uscita in italiano la corrispondenza tra il teologo e Charlotte von Kirschbaum

08 gennaio 2022  |  Paolo Tognina

Charlotte von Kirschbaum (sin.) e Karl Barth

Il teologo protestante svizzero Karl Barth è stato una delle voci più autorevoli nel panorama cristiano del Novecento. Pastore a Safenwil, autore di un commento all'epistola di Paolo ai Romani che fece furore e lo proiettò nel mondo dell'accademia, professore di teologia a Bonn, oppositore del nazismo, espulso dalla Germania, docente a Basilea e autore di una imponente "Dogmatica" - quasi diecimila pagine - che rappresenta ancora oggi una miniera inesauribile di spunti e riflessioni. La sua biografia è caratterizzata anche da una appassionata, drammatica e a tratti felice storia d'amore.

"Karl Barth, l'allegro partigiano di Dio" - Segni dei Tempi RSI

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"Quarantenne, sposato e padre di cinque figli", scrive il docente di teologia della Facoltà valdese di Roma, Fulvio Ferrario, "Karl Barth incontra una giovane donna, con la quale nasce un rapporto profondo. Dopo il tentativo più o meno obbligatorio di rallegrarsi per 'la bella e inattesa amicizia', i due devono riconoscere il sentimento per quello che è. Ne nasce una vicenda drammatica", prosegue Ferrario, "a volte tragica, comunque umanamente assai ricca, sulla quale sono volati innumerevoli giudizi, per lo più alquanto superficiali, qualche volta volgari. Ciò non impedisce a Charlotte von Kirschbaum, Nelly Barth e Karl Barth di attraversare insieme la vita, in quella che l'amico Eduard Thurneysen chiama, utilizzando un poco ironicamente un'espressione barthiana, 'la possibilità impossibile'".

La corrispondenza in italiano

Il difficile, fecondo, felice e tormentato rapporto tra Barth e Kirschbaum è documentato nelle lettere scambiate negli anni 1925-1935 che l'editrice Claudiana di Torino pubblica ora - a cura di Beata Ravasi e Fulvio Ferrario - in traduzione italiana. Presentando su Facebook il libro apena uscito e del quale è curatore, Fulvio Ferrario cita il cantautore Giorgio Gaber: "D'amore non si muore, sarà anche vero; ma quando ci sei dentro, non sai che fare". E chiosa: "Vale, a quanto pare, anche per i teologi" (un tema - quello del rapporto tra l'amore e la teologia protestante -, sul quale siamo già intervenuti... leggi qui).

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