Terra Santa. Difficile missione di pace di Jerry Pillay

Al presidente israeliano Herzog ha detto: “serve un cessate il fuoco”

23 febbraio 2024

Collage del WCC, da sin.: Jerry Pillay, Isaac Herzog, Teofilo III

(agensir/ve) Nell’ambito della sua visita in Israele e Palestina (16-22 febbraio) il segretario generale del Consiglio ecumenico delle Chiese (CEC), pastore Jerry Pillay, il 20 febbraio scorso ha incontrato il presidente israeliano Isaac Herzog. Nel corso del colloquio - che segue quello avuto il giorno precedente a Ramallah, in Cisgiordania, con l’omologo palestinese Mahmoud Abbas (detto anche Abu Mazen) - il segretario del CEC ha concordato con il presidente Herzog sull’importanza di “lavorare per un cessate il fuoco e sul ruolo delle religioni nel contribuire a creare un mondo in cui esistano pace, sicurezza e protezione per tutte le persone e per il Creato, un mondo che Dio desidera e vuole per noi”.

Pillay, si legge in una nota del CEC, ha espresso la sua preoccupazione per la perdita di oltre 27.000 vite umane a Gaza, la maggior parte delle quali donne e bambini. Ha altresì ribadito la posizione del CEC secondo cui la violenza e le guerre non sono il modo per cercare soluzioni, e ha sottolineato la necessità del dialogo per porre fine alla guerra e creare un futuro migliore per tutte le persone in Israele e Palestina. Il segretario generale ha anche sollevato questioni legate alla libertà di religione e alle pratiche religiose, facendo riferimento ad un recente rapporto sulle ulteriori restrizioni che saranno imposte dal governo israeliano durante la celebrazione musulmana del Ramadan.

Pillay ha fatto riferimento anche all’incontro avuto con il Patriarca di Gerusalemme, Teofilo III, e alle informazioni che i capi delle chiese in Terra Santa hanno condiviso con lui relativamente al trattamento irrispettoso da parte di alcuni giovani estremisti israeliani contro fedeli cristiani. Dal presidente israeliano Herzog è giunta la condanna di questi atti definiti inaccettabili e da perseguire.

Tra gli altri temi affrontati durante il colloquio tra Pillay e Herzog, anche la questione degli ostaggi in mano a Hamas e l’accesso agli aiuti umanitari da parte della popolazione della Striscia di Gaza.

Da Pillay, infine, è giunta la preghiera per la fine della guerra e per il rispetto per la vita e i diritti umani: “Comprendiamo - ha detto - la complessità e le sfide in questo contesto e sappiamo che non è un compito facile trovare soluzioni praticabili e giuste, ma non possiamo pensare che la violenza consentirà la pace - perché non è così. Esortiamo tutte le parti e le potenze interessate a cercare un immediato cessate il fuoco e ad avviare dialoghi per stabilire pace, sicurezza e protezione sia in Israele che in Palestina. Chiediamo alla comunità internazionale, in particolare ai leader politici, di sostenere questi sforzi e di agire con urgenza”.

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