Chiesa evangelica riformata nel Ticino: no agli abusi, sì all’accoglienza

Storica votazione del Sinodo CERT riunito a Muralto

27 aprile 2024

Il presidente del consiglio sinodale della CERT, pastore Stefano D'Archino, illustra la modifica degli Ordinamenti ecclesiastici, Muralto (TI), 27 aprile 2024 (foto: CERT)

“La Chiesa evangelica riformata nel Ticino (CERT) non tollera violazioni all’integrità personale e intima di alcun genere: molestie sessuali, mobbing, violenza, minaccia di violenza, violazioni dei confini spirituali, nonché le allusioni alle stesse”. Recita così il nuovo primo articolo al punto primo degli “Ordinamenti ecclesiastici” della CERT, i quali sono stati modificati con il voto unanime del Sinodo della chiesa cantonale, tenutosi a Muralto (TI) il 27 aprile 2024.

Il massimo organo legislativo della CERT - composto dai delegati delle Comunità regionali e dai loro pastori -, dopo un processo di riflessione e studio durato più di un anno, ha votato a favore di una linea chiara ed inequivocabile contro ogni abuso.

“La chiesa come comunità accogliente e sicura”: è ora intitolato così il primo punto degli “Ordinamenti ecclesiastici” (regolamento interno della CERT). Seguono 4 articoli che definiscono precisi impegni da parte della CERT, tesi a combattere ogni forma di sopruso, promuovendo la protezione delle persone colpite, il ruolo nella prevenzione dei pastori, dipendenti e volontari, e instaurando l’obbligo di diligenza da parte degli organi ecclesiastici.

Soddisfazione per questo traguardo è stata espressa subito dopo il voto dal presidente della CERT, il pastore Stefano D’Archino, che così si è espresso: “Sono proprio soddisfatto che in poco tempo e all'unanimità siamo riusciti ad esplicitare nei nostri regolamenti, che la chiesa deve essere una comunità accogliente e sicura per tutti e tutte. Ma non solo, abbiamo già fatto partire un servizio esterno, che può trattare efficacemente eventuali violazioni dell'integrità personale. A livello organizzativo stiamo già mettendo in campo alcune iniziative di sensibilizzazione sul tema. Ciò fa parte di una visione più ampia della chiesa come comunità accogliente e coesa. È un tema antico, ma che vogliamo reinterpretare al meglio nel presente”.

Come accennato dal presidente D’Archino, il Sinodo CERT ha anche deciso di incaricare un ente autonomo dalla chiesa ad accogliere e seguire eventuali denunce. Soltanto alcuni mesi fa, ha ricordato Giulia Bucciarelli Stocker, vicepresidente del Sinodo CERT, un terremoto ha investito la Chiesa evangelica tedesca (EKD): “Sono venuti allo scoperto numerosi casi di abuso e soprattutto una tendenza dell'istituzione a ‘coprire’ questi abusi. Il problema dunque è trasversale alle chiese - ha affermato la vice presidente del Sinodo - e questo ci spinge con maggiore forza nella direzione della prevenzione, della trasparenza, del coraggio”.

Ora a tutti i dipendenti e alle persone che hanno incarichi istituzionali all’interno della CERT e delle Comunità regionali, verrà richiesta la sottoscrizione di un documento, per attestare di aver preso atto della modifica degli “Ordinamenti ecclesiastici” e per esplicitare il proprio impegno nell’ambito della salvaguardia dell’integrità personale.

La Chiesa evangelica riformata nel Ticino (CERT) comprende tre comunità regionali (Sottoceneri, Locarnese e Bellinzonese). La CERT è riconosciuta, al pari della Diocesi cattolica di Lugano, dallo Stato del Canton Ticino. I protestanti nel Ticino sono la seconda comunità religiosa più grande del cantone e costituiscono poco meno del 4% della popolazione del cantone.