Appello senza precedenti
(ve/riforma.it) Negli Stati Uniti si moltiplicano le manifestazioni di piazza e gli appelli per un immediato cessate il fuoco in Israele e Palestina. L’adesione alle varie iniziative è più che mai interreligiosa, come dimostra anche il testo diramato ieri, 24 ottobre, da organismi per i diritti umani e una sessantina fra chiese e organizzazioni religiose musulmane, ebraiche, cristiane. Fra queste ultime il Consiglio nazionale delle chiese cristiane negli USA, l’Alleanza battista statunitense, le chiese luterane, presbiteriane, metodiste, mennonite e molte altre.
“Noi, le organizzazioni firmatarie - si legge nell'appello congiunto - esprimiamo la nostra urgente preoccupazione riguardo alla terribile e crescente violenza in Israele e nei Territori Palestinesi Occupati, violenza che continua a provocare significative sofferenze umane e perdite di vite civili. Condanniamo ogni violenza contro i civili da parte di Hamas e dell'esercito israeliano. In questo momento critico, riteniamo che sia imperativo che i politici statunitensi adottino misure per ridurre immediatamente la violenza e prevenire ulteriori perdite di vite civili. Esortiamo il Congresso e l'Amministrazione a:
- Richiedere pubblicamente un cessate il fuoco per prevenire ulteriori perdite di vite umane;
- Dare priorità alla protezione di tutti i civili, anche assicurando urgentemente l’ingresso degli aiuti umanitari a Gaza e lavorando per garantire il rilascio degli ostaggi;
- Esortare tutte le parti a rispettare pienamente il diritto internazionale umanitario.
Imploriamo il Congresso e l'Amministrazione ad astenersi dalla retorica che esacerba la violenza e a condannare inequivocabilmente tutte le violazioni del diritto internazionale. Negli ultimi giorni, il governo israeliano ha tagliato il cibo, il carburante e l’assistenza umanitaria alla Striscia di Gaza. Il 12 ottobre, Israele ha emesso un ordine di evacuazione per l’intera Striscia di Gaza settentrionale, ordinando ai residenti di evacuare a sud di Wadi Gaza. Ciò equivale a circa 1,1 milioni di persone in fuga. Le Nazioni Unite chiedono la revoca di questo ordine, avvertendo che avrà ‘conseguenze umanitarie devastanti’.
Esortiamo ancora una volta il Congresso e l’Amministrazione a chiedere pubblicamente, e a contribuire a facilitare, un cessate il fuoco immediato per prevenire la tragica perdita di altre vite innocenti palestinesi e israeliane. Grazie per la tua considerazione urgente”.
Sul sito di riforma.it l’elenco di tutte le realtà religiose firmatarie di questo appello senza precedenti.