Russia-Ucraina. Il peccato di Kirill

Per una presa di posizione comune e profetica di tutta la cristianità

12 marzo 2024

23 febbraio 2023, Giornata dei Difensori della Patria, il Patriarca Kirill ha depositato una corona di fiori presso la Tomba del Milite Ignoto, vicino alle mura del Cremlino (foto: Patriarcato di Mosca, Igor Palkin)

(ve/gc) A quasi due anni dall’invasione russa in Ucraina, lo scorso 20 febbraio, il noto teologo russo Sergei Chapninex funzionario del Patriarcato di Mosca ormai in esilio, insieme a quasi 400 cristiani e cristiane di tutte le confessioni e di tutto il mondo, ha promosso e sottoscritto come primo firmatario una lettera aperta, in cui invita leader cristiani del calibro di papa FrancescoBartolomeo I di CostantinopoliJerry PillayJustin WelbyPanti Filibus Musa e Najla Kassab a denunciare pubblicamente e insieme il peccato di cui si è macchiata la Chiesa ortodossa russa sotto la guida di Kirill che sta dando sostegno incondizionato alla guerra di Vladimir Putin contro l’Ucraina. L’iniziativa interpella dunque i capi della chiesa cattolico-romana, del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli, del Consiglio ecumenico delle chiese, della Comunione anglicana, della Federazione luterana mondiale e della Comunione mondiale di chiese riformate, affinché si pronuncino insieme per denunciare la complicità del patriarca Kirill con il neo-imperialismo bellico di Putin.

La lettera aperta (qui tradotta da Settimana News), patrocinata dall’Orthodox Study Center della Fordham University di New York, sostanzialmente chiede alle chiese cristiane di non rimanere inermi, né di stare in silenzio, ma di pronunciare insieme una parola forte che sia ecumenica e profetica. “La commistione della fede cristiana con la violenza politica, incarnata dall’alleanza tra Kirill e Putin, devessere smascherata nella sua radice come ‘peccato’, e non solo come ‘azione criminale’”, chiedono i firmatari della lunga ed articolata lettera, che si rifà alla responsabilità morale dei cristiani.

Sono diversi i leader cristiani che in questi due anni hanno definito come eretico o blasfemo l’approccio di Kirill alla guerra russa in Ucraina. Tuttavia, ad oggi non esiste una dichiarazione comune della cristianità tutta che si distanzi dalla teologia kirilliana che giustifica la guerra di Putin su basi che di cristiano non hanno proprio nulla.

È possibile firmare la lettera aperta cliccando qui, scrollando in fondo alla pagina, dopo la lista di tutti i firmatari.

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