Sisma in Turchia e Siria preghiere da tutto il mondo

Messaggi di solidarietà rivolti alle popolazioni colpite

07 febbraio 2023

Il giorno dopo a Iskenderun in Turchia (foto: Lufti Abu Aun, Twitter)

(ve/gc) Continua ad aumentare il numero delle vittime dello sconvolgente terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria. Intanto si continua a scavare mentre non si fermano le scosse. Dalle chiese di tutto il mondo stanno giungendo espressioni di solidarietà e preghiere.

A nome del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) di Ginevra, che raccoglie 350 chiese in tutto il mondo, il segretario generale Jerry Pillay ha detto: “Nel mezzo della morte e del trauma causato da questo terribile evento, uniamo le nostre intercessioni, pregando che il Dio della vita conforti coloro che hanno perso i loro cari e dia forza a coloro che sono coinvolti nelle azioni di solidarietà con le vittime”. Pillay ha aggiunto: “Trasmettiamo le nostre preghiere alle vittime e alle loro famiglie, così come alle chiese e alle comunità locali in Siria e in Turchia che stanno mobilitando le loro reti per aiutare le loro sorelle e i loro fratelli”.

Anche la Conferenza delle chiese europee (KEK), in una lettera indirizzata al Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo, nonché a Michel Abs, segretario generale del Consiglio delle chiese del Medio Oriente (MECC), ha parlato di “profondo dolore”. “I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con il popolo della Turchia e della Siria in questo momento molto difficile mentre cercate di aiutare i feriti, le persone in lutto e dare rifugio ai senzatetto”, si legge nella missiva firmata dal segretario generale della KEK, Jørgen Skov Sørensen.

L'epicentro si trovava a circa 26 km a est della città turca di Nurdagi, nel sud del paese al confine con la Siria, a una profondità di 18 km sulla faglia dell'Anatolia orientale. Il sisma ha portato devastazione nella Turchia centrale e nelle zone costiere in Siria, a Latakia, Tartus e Aleppo. Si tratta di un’ampia regione che si potrebbe definire quale “culla della cristianità”. Proprio in questa zona la parola “cristiano” fece la sua comparsa per la prima volta. Sono questi i luoghi della predicazione di Paolo di Tarso, e proprio Tarso è una delle città colpite. In queste terre hanno vissuto Maria e l’evangelista Giovanni. Devastata anche la città di Antiochia, dove si riunivano i primi cristiani.

Il terremoto si è sentito distintamente anche in Libano. Interpellato dall’Agenzia stampa nev, il pastore Riad Jarjour della Chiesa riformata di Siria e Libano, presidente del Forum per lo sviluppo, la cultura e il dialogo di Beirut, ha detto: “Ad Aleppo la situazione è tragica: molte case sono crollate, tantissime persone morte, ce ne sono ancora molte sotto le macerie, una chiesa è crollata, così come moltissimi altri edifici. Molte persone hanno bisogno di un riparo, di cibo, igiene, assistenza sanitaria e coperte: queste sono le cose che le persone ci chiedono. Vedremo come possiamo aiutare; i nostri colleghi e amici in Siria sono anch’essi gravemente colpiti. […] Possa Dio avere misericordia di coloro che sono morti e di tutti noi. Grazie per la vostra preoccupazione, le vostre preghiere e il vostro sostegno”.

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