Berna rivede gli obiettivi per il clima

L’Ufficio ecumenico Chiesa e Ambiente OeKU accoglie con favore la decisione del Consiglio federale relativa alla riduzione delle emissioni di gas serra entro il 2050

30 agosto 2019

(Gaëlle Courtens) “Sono molto contento che il Consiglio federale abbia deciso di rivedere i suoi obbiettivi per il clima”. Questa la reazione a caldo del teologo Kurt Zaugg, direttore dell’Ufficio ecumenico Chiesa e Ambiente (Oeku) con sede a Berna, che ha accolto con soddisfazione la decisione del Consiglio federale di inasprire gli obiettivi di riduzione delle emissioni ad effetto gas serra, portandole a zero entro il 2050.

Kurt Zaugg OeKU

“Sono convinto che sia la conseguenza diretta degli scioperi per il clima dei giovani e in generale di quella parte della popolazione che ha chiamato ad agire per combattere la crisi climatica, contro ogni procrastinamento - ha detto a voceevangelica.ch il teologo esperto di clima. - Anche l’Iniziativa per i ghiacciai ha certamente influito sulla decisione del Consiglio federale, che in fondo chiede la stessa cosa: di arrivare a zero emissioni di gas serra entro il 2050”.

Servono misure chiare
Per Kurt Zaugg il Consiglio federale ha dimostrato di prendere sul serio l’evidenza scientifica che indica la soglia di un aumento di 1,5 gradi centigradi da non superare. Tuttavia, se sono buone le intenzioni, sul fronte delle misure concrete da mettere in atto c’è ancora poca chiarezza.

C'è poca chiarezza sulle misure concrete da mettere in atto

Dice Zaugg: “È uno dei motivi per cui l’Iniziativa per i ghiacciai - attivamente sostenuta dall’Oeku e che in soli 4 mesi ha superato la soglia delle 100'000 firme - rimane non solo valida, ma urgente. Qui c’è già una road map sulle misure da prendere. È infatti previsto un piano controllato di riduzione dei gas serra nei prossimi anni, cosa che il Consiglio federale sin qui non ha fatto. Invece, l’Iniziativa per i ghiacciai indica molto chiaramente anche gli obiettivi intermedi da raggiungere per arrivare ad un progressivo abbandono dei gas CO2”.

La stretta del governo
Con la firma dell'Accordo di Parigi sul clima del 2015 la Confederazione si era impegnata a dimezzare entro il 2030 le emissioni di gas serra rispetto al livello del 1990. In quell'occasione il Consiglio federale aveva annunciato che l'obiettivo per il 2050 era una riduzione del 70-85%. Questa valutazione si basava sulle conclusioni del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (IPCC) che considerava necessario mantenere il riscaldamento globale sotto i 2 gradi per evitare gravi conseguenze per l'uomo e la biodiversità.

Nel 2018 l’IPCC ha rivisto le sue previsioni: un aumento della temperatura di 1,5 gradi potrebbe già provocare profondi cambiamenti negli ecosistemi ed è quindi necessario raggiungere un bilancio netto delle emissioni pari a zero molto prima del termine fissato, secondo gli esperti.

Tempo del Creato
Dal 1. settembre per poco più di un mese le chiese cristiane di tutto il mondo celebrano ecumenicamente il “Tempo del Creato”. Quest’anno l’OeKU propone alle comunità locali di dedicare la riflessione al tema del gusto, uno dei cinque sensi. Ma come combinare questo tema con il più ampio dibattito sulla crisi climatica? “Se pensiamo che la nostra alimentazione rappresenta quasi il 30% della nostra impronta ecologica, capiamo subito come possiamo avere un’influenza diretta sulle emissioni di gas serra - spiega Zaugg a voceevangelica.ch -. Una delle richieste più importanti in questa linea è quella di ridurre il consumo di carne, preferendo frutta e verdura, senza tralasciare il tema dello spreco alimentare. E per essere molto concreti: nei momenti di convivialità le comunità possono decidere di proporre menù e pietanze eco-compatibili. Vogliamo sensibilizzare i membri di chiesa”.

La crisi climatica colpisce la Svizzera
La Svizzera è particolarmente colpita dai cambiamenti climatici poiché le temperature sul nostro territorio aumentano in misura doppia rispetto alla media mondiale, ha osservato ieri durante la conferenza stampa a Berna il Consiglio federale. Per questo ha deciso che la Confederazione deve ridurre a 0 le emissioni nette. Il nuovo obbiettivo sarà fissato nelle prossime revisioni della legge sul CO2 e non è incluso nell'attuale revisione totale della legge che dovrebbe essere discussa dal Consiglio degli Stati nella prossima sessione autunnale.

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