La Cina abbatte le croci

Le autorità cinesi abbattono e bruciano le croci sulle chiese e le sostituiscono con bandiere e slogan del Partito

28 agosto 2018

(Wang Zhicheng) A Shanghai sul frontone della chiesa si esaltano i “valori base del socialismo”. Nell'Henan le comunità sono obbligate a cantare inni patriottici. Per creare un cristianesimo con “caratteristiche cinesi”, le autorità governative stanno bruciando croci sui campanili, sostituendole con le bandiere rosse della Cina; sugli edifici religiosi vengono esposti slogan inneggianti al Partito e ai valori del socialismo, cancellando immagini cristiane, ritenute troppo occidentali.

Campagna contro i simboli cristiani
Nei giorni scorsi nell’Henan, la croce di una chiesa protestante è stata bruciata ad Anyang, nella contea di Shuiyi; un’altra è stata demolita a Hebi; un’altra ancora a Luoyang è stata sostituita con la bandiera rossa. Anche un centro cattolico ad Anyang ha dovuto esporre la bandiera. In una chiesa della provincia, le autorità hanno preteso la rimozione della croce, quadri con calligrafie di versetti della Bibbia e un dipinto dell’Ultima Cena.

La croce bruciata ad Anyang

Fatti simili avvengono anche nel Jiangxi. Testimonianze raccolte da Chinaaid nella contea di Xinyu, affermano che le chiese sono obbligate a fra sventolare la bandiera nazionale, a esporre una foto del presidente Xi Jinping e slogan inneggianti al socialismo. Molte croci sono state distrutte, fra cui quella della chiesa evangelica di Jieken. Una quarantina di chiese a Shangrao sono state obbligate a esporre striscioni che proibiscono la predicazione di persone non cinesi e vietano l’entrata a giovani sotto i 18 anni. Nel Zhejiang, a Leqin, le autorità hanno obbligato le chiese a esaltare il Partito comunista cinese, facendo cantare inni patriottici all’alzabandiera e spingono a fare concerti con programmi nazionalisti. A Shanghai, nella regione di Pudong, la Chiesa di Gesù Cristo a Xuanqiao ha dovuto esporre lo slogan sui “valori base del socialismo”. Decine di chiese domestiche vengono chiuse a Shenyang (Liaoning) e a Xuzhou (Jiangsu) obbligando le comunità ad aderire al Movimento delle tre autonomie, la comunità ufficiale protestante controllata dal governo.

Piegare le chiese alla volontà del Partito
La sinicizzazione - cioè l'omologazione ai valori patriottici - , lo slogan lanciato da Xi Jinping, vuole obbligare tutte le religioni ad assimilarsi nella cultura cinese e soprattutto a sottomettersi all’autorità del Partito comunista. Un cattolico cinese ha commentato, parlando con l'agenzia AsiaNews: “Ormai, con la bandiera rossa, i canti patriottici, il divieto ai giovani di entrare, le chiese sembrano sempre più degli uffici governativi”. (AsiaNews)

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