COP26. Luterani mondiali: esito deludente

(ve/nev) “Come persone di fede impegnate a prendersi cura del creato e lavorare per la giustizia climatica e la dignità di tutti, siamo delusi dai risultati della COP26 di Glasgow”. La Federazione luterana mondiale (FLM) critica l'accordo finale scaturito dal summit sul clima che si è concluso il 14 novembre. “Quanto negoziato non va abbastanza lontano nell’offrire soluzioni concrete alla crisi climatica. Senza dettagli e azioni, le promesse sono vuote”, si legge in un comunicato stampa della FLM. “Il mondo ha urgente bisogno di misure più ambiziose e di un’azione meglio concertata per raggiungere la giustizia climatica e contenere il riscaldamento globale a 1,5°C o meno”. La nota prosegue: “Siamo delusi ma non scoraggiati dalla mancanza di risultati della COP26. Come partner del movimento ecumenico, continueremo a prenderci cura del creato, a lavorare per la giustizia climatica e a stare con i più vulnerabili. Chiediamo alle chiese di tutto il mondo di continuare ad alzare la voce”.

“Riteniamo che ci sia ancora molto da fare per ottenere una piena giustizia climatica, in particolare per le comunità del Sud del mondo, le quali affrontano gli effetti peggiori del cambiamento climatico e hanno fatto il minimo per contribuirvi”, si legge nel comunicato della FLM.
La segretaria generale della FLM, pastora Anne Burghardt, ha affermato: "Dobbiamo mantenere lo slancio e continuare a chiedere un’azione coraggiosa da parte di tutti, a ogni livello. Questa è la più grande crisi del nostro tempo, le sue conseguenze influenzeranno le generazioni future in tutto il mondo”.

Un giudizio ancora più netto è stato espresso da Isaiah Toroitich, responsabile globale dell’advocacy per la FLM: “Non sono stati compiuti passi significativi per affrontare la crisi climatica e proteggere i più vulnerabili. La COP26 è stata un’occasione persa".

La Federazione luterana mondiale è una comunione globale di 148 chiese, che rappresentano oltre 77 milioni di cristiani in 99 paesi.