Non rispettava le misure anti-Covid licenziato con effetto immediato
(ve/gc) Il pastore della Chiesa evangelica riformata di Jenaz/Buchen, in Prettigovia (GR), è stato sollevato dal suo incarico con effetto immediato perché non si atteneva alle misure contro la diffusione del coronavirus. Tra le cause del licenziamento del 61enne - comunicato dal Consiglio della Chiesa evangelica riformata nei Grigioni in una nota del 22 dicembre - figurano “gravi violazioni dei suoi doveri”.
Secondo ref.ch il pastore non avrebbe rispettato “consapevolmente e a più riprese” le precauzioni tese a limitare la diffusione dell’epidemia. Per esempio, non portava la mascherina all’interno del perimetro della scuola, né in aula durante le lezioni. Per la sua riluttanza a rispettare le misure di sicurezza il pastore era stato richiamato già a novembre, come ha riferito il “Bündner Tagblatt”. Inoltre, le sue dichiarazioni sulla “presunta” pericolosità del virus e sull’obbligo di indossare la mascherina avrebbero dato luogo a discussioni e malumori.
Il concistoro della comunità aveva pertanto inviato una richiesta di sospensione del pastore al Consiglio della Chiesa evangelica riformata nei Grigioni, il quale, dopo una serie di tentativi di mediazione andati a vuoto, ha provveduto al licenziamento del pastore. “Il rapporto di fiducia fra le parti è ormai rotto”, si legge nella nota, che tuttavia precisa che il 61enne può comunque fare ricorso contro la decisione della chiesa cantonale.