Casa delle religioni in crisi

Problemi finanziari preoccupano la Casa delle Religioni di Berna

02 maggio 2020

(ve/ref.ch) Lo scorso anno la Casa delle religioni di Berna ha chiuso i conti in rosso. Allo stesso tempo gli eventi proposti sono stati apprezzati dal pubblico. La direttrice spiega in che modo la Casa intende procedere per riequilibrare la situazione.

Troppe uscite
Molta gente frequenta le manifestazioni proposte dalla Casa delle Religioni, sulla Europaplatz, a Berna, afferma la direttrice Karin Mykytjuk, interpellata da ref.ch. "L’afflusso è talvolta così elevato che potremmo persino assumere più persone", afferma. Ma come ha sottolineato anche un servizio diffuso dal radiogiornale regionale SRF, "mancano i soldi". Lo scorso anno, ammette Karin Mykytjuk, i conti si sono chiusi con un “grosso deficit”. La ragione è semplice: le uscite legate alle molte manifestazioni previste crescono più rapidamente delle fonti di finanziamento.

Riserve in esaurimento
Mykytjuk menziona, a titolo di esempio, i corsi di formazione per acquisire dimestichezza con la diversità culturale e religiosa. Quei corsi sono stati avviati grazie a un contributo della Segreteria di Stato della migrazione (SEM), ma il finanziamento è garantito solo fino alla fine dell'anno in corso. “La fase di avvio è stata un successo - dice la direttrice -, ma il finanziamento iniziale si sta esaurendo e cominciamo a preoccuparci perché  i tanti progetti attualmente in corso risultano più costosi del previsto”, spiega Mykytjuk.

Karin Mykytjuk

Nuove fonti di finanziamento
"Non abbiamo prestato sufficiente attenzione alla ricerca di fondi - dice ancora la direttrice - o piuttosto non abbiamo avuto tempo per occuparcene, perché le attività sono sempre tante e siamo cresciuti molto in fretta”. Tuttavia adesso bisogna fare di più. Il prezzo di alcune offerte deve essere adeguato. Non è però possibile offrire certi workshop a un prezzo che ci permetta di coprire le spese: “Se lo facessimo non tutti potrebbero permetterseli e noi vogliamo invece che restino accessibili a tutti”, afferma Karin Mykytjuk.
Le entrate generate dalle attività della Casa delle Religioni coprono la metà delle spese. Per fare fronte al resto, vengono interpellate ora anche fondazioni ed enti pubblici.

Vita quotidiana nella Casa delle Religioni (Segni dei Tempi RSI)

Un lavoro importante
Karin Mykytjuk è convinta dell’importanza del lavoro svolto dalla Casa delle religioni. “Qui religioni e culture si incontrano concretamente, non soltanto a livello teorico. E ciò promuove la coesione sociale e l’abbattimento dei pregiudizi".

Corsi di danza

Nella Casa delle religioni è piuttosto difficile operare tagli, afferma la direttrice. I margini di calcolo sono già molto risicati e la spesa maggiore è costituita dagli stipendi dei collaboratori, attualmente 17 persone. Un taglio delle risorse umane è difficilmente compatibile con la domanda attuale che è costantemente in crescita. Ora Karin Mykytjuk spera soprattutto che la Casa delle Religioni possa presto riaprire dopo la chiusura a causa del coronavirus, in modo da poter di nuovo generare introiti.

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