La Sea-Watch 4 ferma a causa del virus

La nave "Poseidon", ribattezzata "SeaWatch 4", è bloccata in cantiere

03 aprile 2020

(ve/pt) Era partita alcune settimane fa dal porto tedesco di Kiel la "Poseidon", acquistata dalla coalizione United4Rescue, ribattezzata "SeaWatch 4" e diretta in un cantiere spagnolo dove avrebbe dovuto subire le modifiche necessarie per diventare una nave di salvataggio. Ma nel cantiere spagnolo, a causa della pandemia di coronavirus, al momento tutto è fermo. E intanto la situazione di fronte alla Libia "è drammatica", afferma l'organizzazione United4Rescue.

Missione rinviata
Secondo i piani della Chiesa evangelica in Germania (EKD), promotrice della coalizione United4Rescue, la nave di soccorso per rifugiati "SeaWatch 4" sarebbe dovuta uscire nel Mediterraneo per compiere la sua prima missione tra una settimana, in occasione della Pasqua. Ma i lavori di modifica hanno subito forti ritardi. Martedì scorso, a Hannover, la coalizione ha annunciato che i lavori a bordo sono sospesi fino a nuovo avviso. Circa la metà dei volontari pronti a lavorare nel cantiere avrebbero lasciato la Spagna e al momento non sarebbero disponibili i materiali da costruzione necessari.

La SeaWatch3 nel Mediterraneo

Sostegno dalla Svizzera
United4Rescue ha acquistato l'ex nave da ricerca "Poseidon" alla fine di gennaio per circa 1,5 milioni di euro. Terminate le modifiche, la nave - ribattezzata "SeaWatch 4" e affidata all'omonima organizzazione di soccorso dei migranti nel Mediterraneo - dovrà affiancare la "Sea-Watch 3" nelle missioni di pattugliamento e salvataggio in mare a nord della Libia.
L'alleanza United4Rescue, promossa dalla Chiesa evangelica in Germania, è supportata da quasi 400 organizzazioni. Anche la Chiesa evangelica riformata in Svizzera e la Conferenza dei vescovi svizzeri hanno versato dei contributi alla coalizione, pur senza aderire a United4Rescue.

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