Svizzera. Più agnostici meno cristiani

L'Ufficio federale svizzero di statistica pubblica un nuovo studio sulle religioni

30 gennaio 2020

(sda/pt) Nel 1970 quasi l'intera popolazione svizzera dichiarava di appartenere a una delle chiese cristiane riconosciute: la metà circa era cattolica romana, l'altra metà evangelica riformata. Ma da allora le due principali confessioni hanno vissuto un forte processo di erosione - i protestanti più accentuato rispetto ai cattolici. Oggi il 23,1% della popolazione si dichiara appartenente alla chiesa evangelica riformata, il 35,2% a quella cattolica romana. Tra il 2010 e il 2018 il numero dei cattolici è diminuito del 3%, quello dei protestanti del 5%.
I dati complessivi, riguardanti tutte le religioni presenti in Svizzera e anche quella parte di popolazione che non si riconosce in nessuna comunità di fede (questo gruppo comprende il 28% della popolazione), sono stati resi noti oggi dall'Ufficio federale di statistica.

Più evangelicali che musulmani
Le altre denominazioni cristiane - tra cui ci sono anche le chiese evangeliche libere - rappresentano il 5,6% della popolazione svizzera. È una cifra superiore a quella dei musulmani, i quali costituiscono il 5,3% della popolazione, con un aumento di un solo punto percentuale nell'arco di tempo compreso tra il 2010 e il 2018.
I credenti ebrei rappresentano lo 0,2% della popolazione svizzera, meno dei buddisti e degli indù, con quote rispettivamente dello 0,5% e dello 0,6%.

Oltre un quarto senza appartenenza
La "denominazione" che cresce più velocemente è quella composta da chi non si riconosce in nessuna confessione: la sua quota è aumentata - tra il 2010 e il 2018 - di 8 punti percentuali.
L'iirreligiosità è particolarmente diffusa tra gli immigrati provenienti dall'Oceania (ca. il 70%), dalla Francia (quasi il 60%), dalla Germania (50%) e dagli Stati Uniti (ca. 40%). Al contrario, solo una persona su dieci con radici nei Balcani o nell'Africa subsahariana rinuncia alla religione.

Musulmani poco praticanti
I musulmani sono i secondi meno propensi a partecipare alle riunioni religiose: tre quarti di loro partecipano a meno dei sei riunioni l'anno.
All'opposto gli appartenenti a comunità evangelicali sono molto assidui: più del 70% dei fedeli partecipa alle funtioni religiose almeno una volta alla settimana.
Dati simili per quanto concerne la preghiera: il 40% dei musulmani non ha mai pregato nei 12 mesi precedenti il sondaggio - così come il 34% degli evangelici riformati e il 26% dei cattolici romani. Un terzo degli evangelicali, tuttavia, prega più volte al giorno.

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