Una società senza religione?

In Ticino, in occasione della “Settimana delle religioni”, si ragionerà su secolarizzazione e pluralismo religioso

01 novembre 2019

(ve) È tempo di dialogo tra credenti, diversamente credenti e non credenti. Si rinnova anche quest’anno la “Settimana delle religioni” promossa dal 2 al 10 novembre dalla comunità di lavoro interreligiosa IRAS COTIS, con un centinaio di appuntamenti in tutta la Svizzera.

Invito al cinema
In Ticino il Forum svizzero per il dialogo interreligioso e interculturale, presieduto dal pastore Giuseppe La Torre, invita al cinema proponendo due film con dibattito al termine della proiezione. Il tema scelto per la riflessione - aperta a tutti - è “Una società multireligiosa ‘senza religione’”. Il dialogo tra persone di etnie e religioni diverse già di per sé rappresenta una sfida. Ma cosa succede quando questo dialogo impegnativo e faticoso si colloca in una società per lo più secolarizzata, “senza religione”, appunto?

Giuseppe La Torre

Tema provocatorio
Don Rolando Leo - membro del Comitato del Forum svizzero per il dialogo interreligioso e interculturale - spiega che il tema di quest’anno “è stato scelto in maniera volutamente provocatoria, ma rispecchia una situazione reale, con cui bisogna fare i conti: siamo sempre meno ‘religiosi’, il senso di appartenenza alle confessioni si affievolisce, ma allo stesso tempo viviamo in una società sempre più complessa, in cui devono convivere sistemi di valori e culture differenti. Il dialogo e l’incontro sono la chiave per affrontare questa novità”.

Per Rosemarie Mazzocchi, anche lei membro del Forum, la “Settimana delle religioni” in Ticino e in tutta la Svizzera può aiutare ad affrontare la fatica del dialogo: “La conoscenza - dice - è il primo passo di un viaggio insieme. E come compagni di viaggio, si impara gradualmente a riconoscersi ed accettarsi come esseri umani. Questo è un modo per affermare che c’è posto per tutti, anche per i non credenti!”.

I due film proposti - “Cafarnao, caos e miracoli” (Libano 2018) di Nadine Labaki, e “Il figlio dell’altra” (Francia, 2012) di Lorraine Lévy - faranno da cornice al dibattito pubblico, teso alla promozione di una cultura del dialogo, del rispetto, della solidarietà e della pace tra credenti, non credenti e diversamente credenti.

Gli appuntamenti
“Cafarnao” sarà proiettato il 4 novembre alle 18.30 al Cinema Foce di Lugano, e ancora il 6 novembre alle 20.15 ad Ascona presso il Collegio Papio; “Il figlio dell’altra” il 9 novembre alle 20.30 alla Sala-Cine Excelsior di Chiasso.

Nel corso della “Settimana” ticinese sarà anche possibile, previo appuntamento, visitare diversi luoghi di culto. A Lugano apriranno le porte la chiesa evangelica riformata di viale Cattaneo; la basilica del Sacro Cuore e la sinagoga, tutte e due in via Maderno; la moschea di via Bottogno a Viganello, e a Taverne il Centro Baha’i.

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