Un ricordo di Remigio Nussio

Coltivò una forte passione per la musica popolare e lasciò anche alcune composizioni di maggiore spessore

11 ottobre 2019

(Paolo Tognina) La comunità evangelica riformata di Brusio, nel Cantone dei Grigioni, ricorda il suo organista, Remigio Nussio (1919-2000), che per molti anni accompagnò le funzioni religiose suonando sul prestigioso Serassi, strumento al quale egli era particolarmente affezionato. Ma a cento anni dalla nascita del musicista e compositore brusiese altri aspetti della vita e dell'attività di Remigio Nussio meritano di essere ricordati.

Il settecentesco Serassi di Brusio

Passione musicale
La passione di Remigio Nussio per la musica nacque molto presto, forse influenzata dal direttore della Filarmonica Avvenire di Brusio, Pietro Pedrussio. Trasferitosi a Berna, negli anni Trenta, per ragioni di studio, Nussio seguì lezioni al conservatorio con la soprano Mia Peltenburg, studiò armonia con Max Zulauf e pianoforte con Luc Balmer. A Berna cominciò a comporre musica popolare e presto acquistò una certa fama dando concerti e partecipando a trasmissioni radiofoniche.
Entrato a far parte - in qualità di segretario e traduttore - dello stato maggiore privato del generale Henri Guisan, fu spesso incaricato di suonare e cantare per le truppe. Come ricordava il settimanale Grigione Italiano, nel 1940: "Remigio Nussio ha percorso gran parte della Svizzera tedesca intrattenendo le truppe nonché le popolazioni [...] ed è stato accolto ovunque con grande entusiasmo".

Una marcia composta da Remigio Nussio

Fisarmonica e voce
Finita la seconda guerra mondiale, Remigio Nussio rientrò a Brusio dove assunse la direzione del locale ufficio postale e della succursale della Banca cantonale. Ma la musica continuò ad accompagnarlo. Diresse la Filarmonica Avvenire, partecipò a numerose manifestazioni canore - nei Grigioni e in Svizzera - con il Coro Stella Alpina, accompagnò il direttore dell'ufficio del turismo di St.Moritz in un viaggio promozionale in Germania esibendosi con la fisarmonica. Nel 1956 fu a Parigi, nell'ambito del Grand gala du folklore suisse, e nel 1964, a Losanna, in occasione dell'Esposizione nazionale, diresse un coro della Val Poschiavo.
A Brusio fu per decenni organista della Chiesa riformata e promosse il restauro del prestigioso organo Serassi che da sempre richiama artisti che si esibiscono in concerti ed effettuano incisioni.

Tracce dell'attività di Remigio Nussio rimangono ancora oggi: la sigla del programma radiofonico "Voci del grigioni Italiano", ad esempio, è una sua composizioneo. Si tratta dell'Inno del Grigioni Italiano, una melodia che accompagna un testo scritto dal mesolcinese Leonardo Bertossa.

Opere della maturità
Il musicista brusiese ha lasciato molte composizioni popolari, ma anche alcune opere di maggiore spessore. Tra queste, il poema sinfonico Aurora e la Missa in modo poschiavino, composte dopo il pensionamento.

 Il poema fu portato in tournée dall'Orchestra della Svizzera italiana, diretta da Urs Schneider, mentre la Missa venne interpretata dalla Camerata Helvetica, da quattro solisti e dall'Hong Kong Baptist University Choir, pure diretti da Urs Schneider.
Negli ultimi anni, Remigio Nussio realizzò anche alcune incisioni delle sue opere per pianoforte. "Musica che zampilla dai primordi dell'anima umana", come ebbe a scrivere il musicologo austriaco Kurt Pahlen, commentando le composizioni di Remigio Nussio.

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