Attentato antisemita a Halle

Esponenti cristiani hanno espresso vicinanza agli ebrei che celebravano la festa della riconciliazione

10 ottobre 2019

(gc/ve) Terrore ieri in Germania nel giorno di Yom Kippur, “giorno dell’espiazione”. Halle, nell'est del Paese, è stata teatro di un attacco antisemita contro una sinagoga e un fast food di Kebab. Il gesto ha causato la morte di due persone, ma si è rischiata la strage. A compiere l'assalto un neonazista 27enne tedesco, Stephan B., che in divisa militare verde scura e con un elmetto con mini telecamera in testa ha sparato in strada e ha cercato invano di fare irruzione nel tempio gremito di fedeli nel giorno più solenne del calendario ebraico.

Heinrich Bedford-Strohm

Parole di cordoglio e vicinanza ai “fratelli e alle sorelle ebree” sono arrivate dal presidente della Chiesa evangelica in Germania (EKD), il vescovo Heinrich Bedford-Strohm: “Non possiamo permettere che nel nostro paese siano costretti a vivere la loro fede nella paura e nell’insicurezza”.

Solidarietà delle chiese svizzere
Numerose le condanne nel mondo delle chiese svizzere. Già ieri pomeriggio, tra le reazioni, quella del presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Svizzera, pastore Gottfried Locher, che twittava: “L’attentato davanti alla Sinagoga di Halle è terribile. Proprio nel giorno di Yom Kippur, la festività ebraica più sacra! A tutte le persone ebree assicuriamo la nostra empatia e vicinanza. Continueremo ad impegnarci a favore della sicurezza di tutti i luoghi di culto e delle istituzioni ebraiche”.

Gottfried Locher

Gli ha fatto eco con un comunicato stampa il pastore Tobias E. Ulbrich, presidente del Consiglio sinodale della Chiesa evangelica riformata nel Ticino (CERT): “Il Consiglio sinodale della CERT è sconvolto dall’attentato perpetrato contro la comunità ebraica di Halle in Germania, nel giorno di festa Yom Kippur ed esprime la sua profonda tristezza e compassione con i famigliari e i conoscenti delle due vittime. I demoni dell’antisemitismo europeo non devono ritornare!”.

Condanna degli ebrei svizzeri
La Federazione svizzera delle comunità israelitiche (FSCI) e la Piattaforma degli ebrei liberali in Svizzera (PLJS) in una nota congiunta si sono dette profondamente scioccate. Esprimendo solidarietà alla popolazione di Halle tutta, e in particolare alla sua comunità ebraica, hanno fermamente condannato l’accaduto: “Attacchi terroristici di questo genere colpiscono tutta la società che si basa sulla democrazia, la libertà e la pace”. In anni recenti anche in Svizzera le comunità ebraiche si sono viste costrette ad incrementare i dispositivi di protezione.

Estremismo di destra e antisemitismo
La dinamica dell’attacco ricorda quella della strage di Christchurch in Nuova Zelanda, quando il killer documentò in diretta streaming la strage. L’attentatore di Halle - poi fermato dalla polizia - ha filmato la propria azione per 35 minuti e nel video, postato su un sito di videogame, lo si sente urlare prima di aprire il fuoco che "la radice di tutti i problemi sono gli ebrei".

La notte dell'antisemitismo (Segni dei Tempi RSI)

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