Catalogna sotto choc

L'appello al dialogo della Chiesa evangelica spagnola dopo la sentenza contro gli indipendentisti

16 ottobre 2019

(ve/pt) "A seguito delle pesanti condanne a danno dei leader del movimento indipendentista, deve emergere la volontà di costruire ponti", è questo l'invito che emerge da una chiara presa di posizione degli evangelici spagnoli pubblicata dopo che sono state rese note le condanne inflitte agli indipendentisti catalani.

Carcere per gli indipendentisti
Sono state pesanti, fra i 9 e i 13 anni di carcere, le condanne inflitte dal Tribunale Supremo di Madrid ad alcuni dei leader dei movimenti indipendentisti che due anni fa, nell’ottobre 2017, furono a capo delle proteste di piazza e fra i promotori del referendum e della conseguente dichiarazione d’indipendenza della Catalunya dal governo centrale. In conseguenza di quei fatti il Parlamento catalano venne sciolto.

Occorre trovare delle soluzioni che non generino nuove ingiustizie

Appello al dialogo
La Chiesa evangelica spagnola IEE ha dato alle stampe ieri un comunicato che condanna ogni forma di violenza ed esprime vicinanza a tutti coloro che si battono per una società più equa. Il testo è stato prodotto dalla Commissione permanente della Iglesia Evangélica Española.
"L'Iee ritiene che la giustizia, come bene supremo, sia essenziale e decisiva nella manifestazione del regno di Dio - esordisce il testo -, quindi la nostra lotta e il nostro lavoro saranno sempre a favore della costruzione sulle sue fondamenta del nuovo mondo inaugurato da Gesù Cristo".

Catalogna, libertà e identità (Segni dei Tempi RSI)

Costruire ponti
Di fronte alla sentenza emessa contro i leader politici e sociali della Catalogna, la IEE ritiene che essa "non favorisca una soluzione equa al processo catalano" e afferma la necessità di lavorare per una soluzione della questione catalana che eviti di generare ingiustizia.
Per l'IEE, questa sentenza "mostra il rischio che affrontiamo quando criminalizziamo le posizioni politiche e ideologiche, colpendo non solo la Catalogna, ma anche le libertà che possiamo vivere oggi sul nostro territorio, raggiunte con la lotta e il coinvolgimento di una società che ha compiuto duri sforzi e si è mobilitata per ottenerli".

Mediazione e pace
Gli evangelici spagnoli invocano, nella presa di posizione, l'avvio di un processo che porti alla ripresa di un dialogo che permetta nostra "di costruire una società giusta, dignitosa per tutti e libera. Per la Bibbia la giustizia non è solo il processo legale, ma il legittimo riconoscimento del desiderio di pienezza per tutte le parti".

Le violenze scoppiate dopo la pubblicazione della sentenza contro i leader indipendentisti sono un segno evidente, si legge ancora nella dichiarazione dell'IEE, che "il conflitto non è stato chiuso, la volontà di esprimersi in un referendum non è diminuita e la tensione è aumentata. L'espressione della volontà popolare non ha trovato modi semplici per esprimersi, e invece di costruire oggi stiamo distruggendo ancora di più i ponti che era necessario erigere".

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