Il funerale del ghiacciaio del Pizol

Attivisti per l'ambiente hanno partecipato a una cerimonia in occasione della morte del ghiacciaio del Pizol, nel Canton San Gallo. Un recente rapporto conferma che gli ultimi cinque anni sono stati i più caldi da quando sono iniziate le misurazioni

23 settembre 2019

(Paolo Tognina) La temperatura media globale continua a salire. Sebbene la scienza non sia ancora in grado di fornire dati inconfutabili, questo è un dato certo. E l'aumento della temperatura ha delle conseguenze. Recentemente, in Islanda, è stata celebrata una cerimonia per prendere commiato dal ghiacciaio Okjökull, un gigante il cui spessore si è ridotto a meno di 15 metri e che perciò non è più in grado di crescere. Ieri una cerimonia simile si è svolta in Svizzera, nella regione del Pizol, per segnare la fine dell'omonimo ghiacciaio.

Attivisti in marcia verso il Pizol

Fine delle misurazioni
Oltre duecento persone hanno affrontato la salita verso il ghiacciaio del Pizol, nel Canton San Gallo per una cerimonia organizzata dall'organismo cattolico Sacrificio Quaresimale, dal partner evangelico Pane per Tutti, dall'Ufficio ecumenico Chiesa e Ambiente OeKU, da Greenpeace e dalla Alleanza per il Clima, un'organizzazione che riunisce diversi movimenti ambientalisti.
"Non rimane molto del ghiacciaio del Pizol", ha affermato Matthias Huss, glaciologo del Politecnico di Zurigo, "ogni volta che saliamo quassù constatiamo che la situazione è peggiorata". Huss ha effettuato le misurazioni del ghiacciaio negli ultimi anni. Nel 2019 le misurazioni non saranno più effettuate e il Pizol verrà rimosso dalla rete di misurazione della Confederazione Svizzera.

Matthias Huss (sin.) e Giovanni Kappenberger (des.)

Società pirotecnica
"Siamo saliti fin quassù con un senso di tristezza e di rammarico", hanno affermato Bernd Nilles, di Sacrificio Quaresimale, e Kurt Zaugg, dell'Ufficio ecumenico Chiesa e Ambiente. "La perdita del Pizol e la cerimonia che abbiamo organizzato sono segnali del profondo cambiamento in atto. Occorre intervenire per contrastare l'innalzamento della temperatura".
Presente alla cerimonia anche il meteorologo Giovanni Kappenberger, studioso dei ghiacciai. "La nostra civiltà pirotecnica, abituata a bruciare combustibili fossili a un ritmo elevato, ha innescato una curva d'innalzamento della temperatura che non sarà possibile fermare rapidamente. Le conseguenze le vediamo sul Pizol, ma anche i ghiacciai del Ticino stanno scomparendo". Kappenberger ha aggiunto che a scomparire sarà anche l'enorme ghiacciaio dell'Aletsch, nel Vallese. "Quell'evento avrà delle ripercussioni importanti a livello idrico":

Attiviste in lutto per il ghiacciaio

Un team di ricercatori del Politecnico di Zurigo, guidati dal professor Harry Zekollari, ha pubblicato, lo scorso aprile, uno studio sulla condizione dei ghiacciai svizzeri. Secondo quello studio, le Alpi potrebbero perdere quasi completamente i propri ghiacciai entro ottant'anni.

La cerimonia sul Pizol ha avuto ovviamente un carattere di protesta e di sensibilizzazione, come hanno tenuto a precisare gli organizzatori, senza alcuna pretesa scientifica.

La cerimonia sul Pizol

Ma che l'allarme sia da prendere sul serio lo afferma anche uno studio pubblicato dall'Organizzazione meteorologica mondiale WMO, secondo il quale la temperatura media globale, negli anni 2015-2019, non è mai stata così elevata da quando sono iniziate le misurazioni costanti circa 150 anni fa.

La regione del Pizol

La cerimonia di commemorazione del Pizol ha segnato anche l'inizio di una settimana dedicata al clima: oggi, 23 settembre, si svolge il vertice mondiale delle Nazioni Unite sul clima, mentre il Consiglio degli Stati elvetico prevede una discussione sulla nuova legge sul CO2. Venerdì 27 settembre sono previsti scioperi climatici in tutta la Svizzera e il 28 settembre la settimana dedicata al clima culminerà con la grande manifestazione nazionale dell'Alleanza Clima Svizzera a Berna.

Il settimanale RSI Segni dei Tempi ha seguito l'evento sul ghiacciaio del Pizol e proporrà, sabato 28 settembre, su RSI La1, alle 12.05, un ampio reportage dedicato alla manifestazione.

Riprese televisive sul Pizol

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