Mangiare sano è possibile

Veganismo, digiuno intermittente, paleodieta o vitamine - il dibattito su ciò che è sano è ampio e controverso. Ma il culto del cibo è un surrogato della religione?

09 settembre 2019

(Katharina Kilchenmann) Nell’orto e al mercato non mancano frutta, verdura e insalata. Anche gli scaffali dei negozi di generi alimentari sono stracolmi e nei negozi specializzati è possibile trovare pressoché qualsiasi tipo di cibo in qualsiasi momento dell’anno.

Integratori e diete
Malgrado ciò l’offerta e il consumo di integratori alimentari sono in continua crescita. Un nuovo studio della Tufts University (Medford/Somerville, vicino Boston), indica però che vitamine e minerali sono salutari soltanto se provengono dalla normale alimentazione.

L’assunzione regolare di integratori alimentari non è di alcun beneficio per la salute

Eppure gli integratori artificiali fanno parte dell’alimentazione odierna, nella quale nulla è più lasciato al caso. Son finiti i tempi in cui si mangiava ciò che arrivava sul tavolo. La maggior parte delle persone in Europa occidentale può o vuole assumere soltanto cibi selezionati. Per via di un’intolleranza al lattosio, al fruttosio o al glutine o perché segue una delle innumerevoli diete esistenti.

Paura di mangiare
Mangiare non serve più a sostentarsi, ma è espressione di uno stile di vita o di una visione del mondo. Si può seguire un’alimentazione vegetariana, vegana, paleo o fruttariana. Anche dieta e digiuno - in particolare il digiuno intermittente -, sono in voga. “Che le persone si preoccupino tanto dell’alimentazione è sorprendente, considerato che oggi abbiamo cibo in abbondanza, siamo più sani e viviamo più a lungo di ogni generazione prima di noi”, afferma l’esperto di scienza delle religioni Kai Funkschmidt, il quale crede che l’ossessione per una dieta “giusta”, sana ed eticamente sostenibile non abbia davvero a che fare con il mangiare. Funkschmidt vi legge piuttosto il tentativo di tenere sotto controllo un malessere generale.

Kai Funkschmidt

“Molte persone ritengono che viviamo in tempo di crisi, vedono i loro mezzi di sostentamento messi a rischio e la loro fiducia nell’agricoltura convenzionale sta crollando”, afferma il teologo. “Essendo scettiche, tali persone vogliono avere un’influenza almeno dove possono, quindi sul mangiare”. Per vivere in modo più sano, ma anche per gravare meno sull'ambiente, molti dicono: “Decido io che cosa entra nel mio corpo”. Secondo Funkschmidt ciò è sensato fintanto che il regime alimentare scelto non è vissuto in maniera eccessiva o missionaria.

“Se però l’alimentazione sbagliata è peccato, i libri di cucina prendono il posto della Bibbia, i cuochi sono i nuovi predicatori e i follower i loro discepoli, allora il culto del cibo diventa un sostituto della religione. Nella sua forma estrema tutti coloro che non vi aderiscono vengono screditati ed esclusi”. E al contrario di altre religioni, come per esempio il cristianesimo, non c’è alcuna possibilità di ottenere grazia. “Soltanto chi si attiene fermamente alla dottrina viene salvato. Non c’è grazia per i peccatori”.

A pranzo con le religioni (Segni dei Tempi RSI La1)

Piacere di mangiare
“Molti trovano più facile assoggettarsi a un regime alimentare estremo che provare a seguire raccomandazioni generali”, afferma Anna-Barbara Sterchi, specialista dell'alimentazione presso l'Inselspital di Berna, la quale consiglia di mangiare variato e optando per prodotti di stagione. “Per pranzo sono indicati verdura, insalata, qualcosa che contenga proteine come carne, pesce, uova, formaggio e un contorno amidaceo come patate, riso, pasta”.

Anna-Barbara Sterchi

Fondamentalmente la suddivisione in alimenti sani e malsani non è sensata. “Chi, per esempio, mangia ogni giorno quantità smodate di frutta non si sta facendo necessariamente del bene. Determinanti sono la quantità corretta e la giusta combinazione”. Per scoprire ciò che fa al proprio caso è necessaria qualche conoscenza in ambito nutrizionale, ma anche la gioia e il piacere di mangiare contano, afferma Sterchi.

Ma quando il mangiare si trasforma in argomento permanente o in ideologia ciò può rendere insicuri e persino nuocere. “Spesso le aspettative di effetti benefici sulla propria salute sono troppo alte. La salute dipende da molti fattori diversi, non soltanto da ciò che si mangia”. (da reformiert.info; trad. it. G. M. Schmitt; adat. P. Tognina)

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