Oro colombiano lavato in Svizzera

Metallo prezioso estratto illegalmente in Colombia potrebbe essere finito in una raffineria d'oro svizzera

19 settembre 2019

(ve/pt) Riciclaggio, arricchimento illegale e formazione di un'organizzazione criminale - sono le accuse formulate dal governo colombiano contro il fornitore d'oro C.I.J. Gutiérrez, che hanno portato all'arresto di alti dirigenti dell’azienda. Fra il 2009 e il 2018 la raffineria svizzera Argor Heraeus di Mendrisio ha acquistato da 5 a 9 tonnellate d'oro all'anno dal commerciante colombiano.

Estrazione illegale
Il ministero pubblico colombiano accusa il più importante esportatore d'oro del paese di aver lavato e commercializzato illegalmente l'oro estratto e scambiato attraverso una rete di fornitori di facciata e di averlo esportato come oro legale. A tale scopo la società C.I.J.J. Gutiérrez si sarebbe servita di cercatori artigianali: avrebbe usurpato l’identità di alcuni di loro e avrebbe utilizzato nomi fittizi. Ciò avrebbe permesso all'impresa di dichiarare l'oro estratto illegalmente con attrezzature pesanti, come legalmente prodotto da cercatori artigianali.

Distruzione del territorio
L'estrazione dell'oro con draghe ed escavatori distrugge vaste aree di foreste e interi corsi d'acqua, portando all'erosione e alla sedimentazione dei fiumi. Il mercurio necessario per l'estrazione dell'oro avvelena fiumi e terreni, distruggendo i mezzi di sussistenza delle persone che vi abitano. Gran parte di questo oro viene utilizzato per riciclare i profitti del traffico di droga o per finanziare gruppi armati illegali.

Argor Heraeus nel mirino
Le accuse pesano a tal punto che in aprile l'amministratore delegato, altri dirigenti e fornitori sono stati arrestati, la sede centrale dell'azienda a Medellín è stata posta sotto amministrazione controllata e gli inventari di metalli preziosi confiscati. A causa di irregolarità nell'indicazione della provenienza, le autorità doganali e fiscali colombiane hanno annullato con effetto retroattivo, già a inizio 2019, l'autorizzazione per quattro consegne di oro da parte di C.I.J. Gutiérrez effettuate nel 2016. Due di queste avevano come destinatario la raffineria Argor Heraeus a Mendrisio.

Responsabilità delle imprese
Il codice di condotta di Argor Heraeus attribuisce molta importanza alla lotta contro la concorrenza sleale, la corruzione, il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo; inoltre la tutela dell'ambiente e l'uso attento delle risorse naturali fanno parte dei principi dell'azienda. Il sito web della raffineria afferma che il rispetto dei diritti umani universali è uno dei valori fondamentali di Argor Heraeus. Ma acquistare oro da una fonte dubbia, i cui dirigenti sono stati arrestati, non rischia di compromettere la possibilità di non importare metallo prezioso illegale?

Politica incoerente?
Nel suo rapporto “Commercio di oro prodotto in violazione dei diritti umani” del novembre 2018, il Consiglio federale non escludeva "la possibilità che dell'oro estratto in violazione dei diritti umani sia importato in Svizzera". Tuttavia il Governo svizzero continua a fare affidamento su misure di carattere volontario da parte delle imprese. Ciò porta a una situazione paradossale: la Svizzera sostiene la promozione della pace in Colombia, ma non introduce l’obbligo di dovuta diligenza che renderebbe più difficile il finanziamento dei gruppi armati.

Combattere le violazioni
Sacrificio Quaresimale e il Gruppo di lavoro Svizzera-Colombia (ask!) invitano Argor Heraeus ad effettuare controlli minuziosi sulle sue relazioni commerciali, a renderle trasparenti e ad adottare misure efficaci per prevenire le violazioni dei diritti umani e la distruzione dell'ambiente. Gli abusi commessi in Colombia dimostrano che a tal fine sono necessarie regole vincolanti, come quelle richieste ad esempio dall'Iniziativa per multinazionali responsabili (Federica Mauri/Sacrificio Quaresimale; adat. P. Tognina).

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