Un selfie con Zwingli

Per la popolare “Festa di Zurigo” la nota statua del Riformatore zurighese è stata fatta scendere dal suo piedistallo

17 luglio 2019

(ve/gc) In occasione della triennale “Züri Fäscht”, la grande Festa di Zurigo svoltasi dal 5 al 7 luglio proprio nel Cinquecentenario della Riforma zurighese, la grande statua di Huldrych Zwingli, monumento del 1885 dedicato al Riformatore a ridosso della Wasserkirche sulla Limmat, è stata “spodestata” e resa accessibile a tutti. Lo scorso 3 luglio una gru ha sollevato la statua di bronzo per spostarla ad alcuni metri di distanza su uno zoccolo di cemento. Accanto alla statua è stata predisposta una pedana con una scaletta per consentire a visitatrici e visitatori della “Züri Fäscht” di farsi un selfie con Zwingli.

Christoph Sigrist

Zwingli è di tutti
“Se a Zurigo ha luogo la più grande festa popolare della Svizzera, allora Zwingli, in quanto riformatore della chiesa del popolo zurighese, appartiene al popolo”, ha affermato Andrea Marco Bianca, vicepresidente del Consiglio della Chiesa evangelica riformata del Canton Zurigo che ha promosso l’iniziativa, sottolineando la felice coincidenza della triennale “Züri Fäscht” con il Cinquecentenario della Riforma di Zwingli.

Zwingli e lo Zürifäscht

Per il primo selfie con Zwingli si è fatto avanti il pastore Christoph Sigrist, che al Grossmünster di Zurigo presta servizio come successore del riformatore. Sigrist ha precisato che l’iniziativa segna anche l’inizio del progetto ecumenico “Città di Zwingli 2019” che concluderà le celebrazioni per l’anniversario della Riforma zurighese: da agosto verranno collocati 12 duplicati della nota statua di Zwingli in diversi quartieri della città di Zurigo. L'azione sarà anche un’occasione per discussioni pubbliche su temi sociali d’attualità, come ad esempio il riscaldamento globale. “Dobbiamo conversare con la gente, lo spazio della chiesa è la piazza pubblica, in mezzo ai quartieri della città”. In un battuta: “Non si guarda nell’aldilà, bensì nell’aldiquà”, ha concluso il pastore Sigrist.

Festeggiare Zwingli anche con birra e salsiccia
Per Andrea Marco Bianca è giusto che in qualche modo il riformatore, che ai tempi fece della chiesa una chiesa di popolo, si mescoli tra il popolo. “Zwingli non era soltanto un rigido custode della morale, ma anche una persona piena di gioia di vivere. È così che lo abbiamo voluto celebrare alla "Züri Fäscht”, ha affermato, evidenziando il messaggio dell’iniziativa: non vi è nessuno su un piedistallo che stia tra se stessi e Dio.
A fianco del monumento “spodestato”, i visitatori della “Züri Fäscht” - che quest’anno hanno raggiunto numeri record con 2,5 milioni di presenze - hanno potuto rifocillarsi con la “Birra di Zwingli” e la “Salsiccia di Zwingli” presso lo “Zwingli Bar”, decorato con nuvoloni arancioni e brevi input testuali tesi a stimolare la riflessione.

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