Voce delle donne nei media

Nel campo dell'informazione, in Svizzera, le leve del comando sono prevalentemente in mano agli uomini

14 giugno 2019

(ve/ref.ch) Reformierte Medien, l'agenzia stampa delle chiese evangeliche riformate in Svizzera, denuncia il fatto che nel nostro Paese il potere, nei media, sia prevalentemente in mano agli uomini. Pertanto ha deciso di manifestare la propria solidarietà nei confronti dello sciopero delle donne previsto oggi, venerdì 14 giugno.

Uomini e donne
I media contribuiscono a determinare l'immagine che l'opinione pubblica ha del mondo - sostiene Reformierte Medien - e in Svizzera questa è caratterizzata quasi sempre da una prospettiva maschile. Nelle redazioni che si occupano di politica e di economia la percentuale maschile è del 70%, inoltre tre quarti delle posizioni dirigenziali è occupata da uomini, come sostiene l'organizzazione Medienfrauenstreik rifacendosi a uno studio dell'istituto ZHAW di Winterthur.

Non solo le redazioni sono dominate dagli uomini - anche gli esperti invitati a parlare nei giornali, nei programmi di informazione e nelle trasmissioni radiofoniche sono in prevalenza uomini. "Le attuali rilevazioni, in Svizzera, mostrano che il 79% dei politici interpellati sono uomini", afferma l'economista Patrizia Laeri in un commento apparso nel Blick. Nei media che si occupano di economia, la percentuale sale addirittura al 95%.

La redazione di Reformierte Medien ritiene che questa situazione debba cambiare e perciò ha deciso di aderire all'odierno sciopero delle donne, condividendone le richieste: stesso salario a parità di lavoro, miglioramento della compatibilità tra lavoro e famiglia, rispetto e non sessismo al lavoro, protezione dalla violenza.

Dare l'esempio
I media possono dare un contributo significativo per realizzare le richieste promosse dallo sciopero, ritiene la redazione di Reformierte Medien. E questo dando il buon esempio: mostrando le donne senza ricadere negli stereotipi, dando spazio alla voce delle donne, offrendo condizioni di lavoro che permettano alle donne (ma anche agli uomini) di conciliare professione e famiglia, e retribuendo le donne in modo corretto.
Oggi, venerdì 14 giugno, non esce perciò il quotidiano bollettino di ref.ch. Tutti i redattori e le redattrici ritorneranno al lavoro lunedì 17 giugno. (a cura di P. Tognina)

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