Non dimenticare i migranti morti sulle frontiere

Le chiese ricordano i 35'597 migranti morti tentando di raggiungere l'Europa

10 giugno 2019

(gc) In occasione della Giornata nazionale del rifugiato, il 15 e 16 giugno, a Berna e Zurigo, verranno scanditi i nomi dei migranti morti, dal 1993 a oggi, nel tentativo di raggiungere l'Europa. I nomi di uomini, donne e bambini saranno accompagnati da una breve frase sulle circostanze della loro morte. Promotrici dell’iniziativa intitolata “Chiamare per nome” sono la “Heiliggeistkirche” di Berna e la “Citykirche Offener St. Jakob” di Zurigo.

Fare memoria
“È triste e scandaloso”: questo il commento della "Heiliggeistkirche" di Berna che chiama a fare memoria, basandosi sulla lista della rete UNITED for Intercultural Action, che dal 1993 ha raccolto i nomi e le storie di 35'597 persone che hanno perso la vita sulle rotte migratorie verso il Vecchio Continente.

“Trovato morto a sud di Malta a bordo di un’imbarcazione in difficoltà”, si dice di un profugo il cui corpo è stato raccolto nel Mediterraneo. “Soffocato in una cella frigorifera di un TIR nei pressi di Zuwarah, Libia”, è il commento che accompagna un altro nome. “Investito da un'auto sulla E40 nei pressi di Mannekesvere, Belgio, nel tentativo di attraversare l’autostrada verso la Francia”, e ancora “Annegato, rinvenuto da pescatori intrappolato in una rete vicino a El Sarchal, Spagna”. Sono alcune delle circostanze in cui, sulle frontiere europee, muoiono persone in cerca di una vita migliore.

Vie di fuga sicure
Dal 1980 l’Organizzazione svizzera di aiuto ai rifugiati (OSAR) promuove, il 15 giugno, la Giornata nazionale del rifugiato. Lo scopo è quello di sensibilizzare la popolazione per le questioni che riguardano rifugiati, migranti e richiedenti l’asilo. Il tema della campagna OSAR 2019 è “Vie di fuga legali salvano vite”. Si tratta di facilitare l’ingresso in Svizzera a persone vulnerabili bisognose di protezione internazionale attraverso visti umanitari o programmi di ricollocazione.

Il video della campagna, realizzato da P. Tognina e S. Esposito

Una richiesta lanciata l’anno scorso con una petizione congiuntamente dall’OSAR e dalla HEKS (Aiuto delle chiese evangeliche svizzere), ha raccolto in poche settimane 38'000 firme, consegnata il 28 giugno 2018 al Consiglio federale.

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