Un pastore perdona gli attentatori

Roshan Mahesan, pastore della Zion Church di Batticaloa, colpita dagli attentati di Pasqua, nell’est dello Sri Lanka

06 maggio 2019

Nello Sri Lanka il pastore della chiesa evangelica Zion, distrutta dalle bombe, ha dichiarato di volere perdonare gli attentatori. Secondo quanto riportato dalle autorità, la domenica di Pasqua nell’isola a sud dell’India oltre 250 persone sono state uccise in attentati suicidi contro tre chiese e tre alberghi. La milizia terroristica Stato islamico (IS) ha rivendicato gli attentati. Lo Sri Lanka ritiene responsabile un gruppo islamista locale che dovrebbe aver ricevuto aiuti dall’estero.

Il videomessaggio di Roshan Mahesan

Nel video, Roshan Mahesan,  pastore della chiesa evangelica Zion di Batticaloa, nell’est del paese, ha detto: “Diciamo agli attentatori suicidi e a coloro che li hanno mandati: vi amiamo, perché crediamo in Gesù Cristo. Sulla croce Gesù ha detto: ‘Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno’ (Luca 24, 34)”. Nell’attentato omicida alla Zion Church hanno perso la vita 29 persone, tra cui 16 bambini.

Maithripala Sirisena, presidente Sri Lanka

Arresti e ulteriori esplosioni
Le autorità di polizia dello Sri Lanka hanno già effettuato numerosi arresti di persone sospette. In un’incursione a Kalmunai sono rimaste uccise 15 persone, fra le quali tre donne e sei bambini. Quando nella notte sul 27 aprile la polizia ha dato l’assalto a un edificio, terroristi hanno reagito aprendo il fuoco sugli agenti. Poche ore prima le forze di polizia avevano trovato, in un’abitazione a Sammanthurai esplosivo, munizioni e una bandiera dell’IS. Il presidente Maithripala Sirisena, ha reso noto che il presunto ideatore degli attentati della domenica di Pasqua, Zahran Hashim, ha perso la vita in uno degli attacchi.

Aiuti per la ricostruzione
Le autorità dello Sri Lanka hanno promesso di ricostruire la chiesa cattolica di San Antonio a Colombo, distrutta da un attentato la domenica di Pasqua. Anche l’associazione laica cattolica “Knight of Columbus” ha annunciato di aver stanziato 90.000 euro a favore delle vittime cristiane e quale contributo alla ricostruzione della chiesa. Il presidente dell'associazione, Carl Anderson ha sottolineato che ogni paese dovrebbe compiere passi concreti per tutelare le proprie minoranze, cristiani inclusi, e porre fine alle persecuzioni nei loro confronti.
Paul Coleman, direttore esecutivo dell’organizzazione per i diritti umani ADF International (Alleanza per la difesa della libertà), ha sottolineato che "gli attentati erano rivolti contro cristiani. Nasconderlo equivale a tradire le vittime. È giunta l’ora che la comunità internazionale riconosca che il cristianesimo è duramente perseguitato nel mondo. Il redattore estero del quotidiano “Die Zeit”, Ulrich Ladurner ha sostenuto che dietro l’uso prudente dell’espressione “persecuzione dei cristiani” si celerebbe “l’indifferenza degli europei nei confronti delle comunità cristiane extraeuropee”. (agenzia idea; trad. it. G. M. Schmitt; adat. P. Tognina) 

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