HEKS deve ridimensionarsi

L’Aiuto delle Chiese evangeliche svizzere (HEKS) deve risparmiare a causa del calo delle donazioni, di una maggiore concorrenza e di una situazione economica generalmente più difficile

02 aprile 2019

Come molte altre organizzazioni di aiuto allo sviluppo svizzere anche L’Aiuto delle Chiese evangeliche svizzere HEKS si vede “confrontata con condizioni quadro sempre più difficili”, come si legge in un comunicato. Con 66,2 milioni di franchi i ricavi d’esercizio sono rimasti al disotto delle aspettative, mentre i 75 milioni di franchi di spese rientravano nel budget previsto.

La perdita è stata compensata con capitali accumulati dai fondi esistenti. Di questi risparmi 7,7 milioni di franchi sono stati investiti in progetti in Svizzera e all’estero. Dal 2020, però, questo non sarà più possibile e perciò HEKS dovrà stabilizzare le proprie finanze entro i prossimi due anni.

Ritiro da India, Moldavia e Zimbabwe
Nei prossimi mesi ci sarà un graduale ritiro dai progetti in Moldavia e nello Zimbabwe, afferma il comunicato. In Colombia e in Israele e Palestina il numero dei progetti verrà ridotto, mentre il ritiro dall’India era già stato deciso in precedenza.

Sei collaboratori in Svizzera perderanno il posto di lavoro. Stando al comunicato i licenziamenti riguarderanno i settori dell’amministrazione e della comunicazione. Nel processo di ristrutturazione l’organizzazione umanitaria si assumerà le proprie responsabilità sociali.

Nel corso del 2018 HEKS ha sostenuto circa 300 progetti in 32 paesi e quattro continenti. Si è potuto così, stando al comunicato, migliorare le condizioni di vita di oltre un milione di persone. L’organizzazione si occupa tra l’altro di cooperazione allo sviluppo, collaborazione con le chiese, aiuti umanitari d’urgenza e consulenza legale per richiedenti l’asilo. (ref.ch; trad. it. G. M. Schmitt)

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