Cattolici e protestanti firmano una "Dichiarazione ecumenica" in occasione delle celebrazioni per i mille anni della cattedrale
(Paolo Tognina) La cattedrale di Basilea, il "Münster", simbolo della città sul Reno, è stata costruita mille anni fa. La città ricorda l'anniversario con molte manifestazioni. A inaugurare le celebrazioni, oggi, un culto ecumenico presieduto dal presidente della chiesa riformata basilese, il pastore Lukas Kundert, il vescovo Felix Gmür e la pastora della cattedrale, Caroline Schröder Field.
Il "Münster" non è soltanto un simbolo della città, ha sottolineato la presidente dell'esecutivo cantonale basilese, Elisabeth Ackermann, "ma è anche un luogo che incarna l'identità di Basilea". La cattedrale è il simbolo, ha detto Ackermann, "della Basilea umanistica, patria di studiosi e ricercatori. Il Münster - ha concluso - è più di un semplice luogo di culto, è patrimonio dell'intera società".
Nel corso del culto ecumenico, Lukas Kundert e Felix Gmür hanno sottoscritto una "dichiarazione ecumenica" nella quale cattolici e protestanti si impegnano a "compiere passi per avvicinare le due comunità e procedere verso una comune comprensione della chiesa". La dichiarazione riprende, a livello locale, l'intenzione espressa nella dichiarazione firmata alcuni mesi fa, nel Münster di Basilea, da card. Kurt Koch e dal presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Svizzera, pastore Gottfried Locher, in occasione dell'assemblea della Comunione delle chiese protestanti in Europa CCPE.
Nel documento firmato questa mattina a Basilea, Kundert e Gmür ricordano che già oggi esiste un positivo lavoro comune ecumenico nei settori dell'insegnamento della religione nella scuola pubblica, nella cura pastorale negli ospedali, nelle prigioni e negli istituti per gli anziani, nell'accoglienza dei richiedenti l'asilo, nella formazione spirituale e nelle iniziative per la salvaguardia del creato.