Solidarietà criminalizzata

Amnesty International deplora la crescente repressione delle ONG

10 marzo 2019

(ve/epd) In cinquanta paesi del mondo, afferma un rapporto dell’organizzazione per i diritti umani, le organizzazioni non governative sono soggette a vessazioni e repressione.
Solo negli ultimi due anni nel mondo sono state approvate quasi 40 leggi che intralciano il lavoro delle organizzazioni non governative: è quanto afferma un rapporto dell’organizzazione per i diritti umani Amnesty International pubblicato alla fine di febbraio.
Si va dalla sorveglianza mediante ostacoli burocratici fino all’arresto dei collaboratori. Vengono colpite in particolare le organizzazioni che difendono i diritti di minoranze come rifugiati e omosessuali.

Critiche a Stati dell’UE
Tra gli Stati oggetto di critiche figurano anche Stati membri dell’Unione europea. L’Ungheria, per esempio, chiede ad alcune organizzazioni di definirsi finanziate dall’estero, in modo da screditare il loro lavoro presso l’opinione pubblica. Anche lì l’anno scorso sono state approvate nuove leggi che ostacolano in primo luogo il lavoro a favore di rifugiati e migranti.

Il segretario generale Kumi Naidoo ha detto che anche Amnesty è stata oggetto di attacchi da parte delle autorità. Il numero dei governi che praticano la repressione nei confronti delle organizzazioni non governative è in aumento.
Capi di Stato e di governo in tutto il mondo dovrebbero applicare concretamente la Dichiarazione sui difensori dei diritti umani, adottata nel 1998 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite e confermata ancora una volta lo scorso anno. (trad. it. G. M. Schmitt)

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