Le religioni a Bologna

Dal 4 al 7 marzo la “European Academy of Religion” riunisce un migliaio di relatori provenienti da tutto il mondo. Presenti anche esperti dalla Svizzera

05 marzo 2019

(ve) “Rafforzare l’individuo, nutrire la comunità”: questo il tema della terza edizione della “European Academy of Religion” inaugurata domenica a Bologna. Fino al 7 marzo, teologi, storici, antropologi, filosofi, giuristi, sociologi, editori, giornalisti, politici provenienti da tutto il mondo si confrontano sul rapporto tra i diritti del singolo e le identità culturali.
Promossa dalla Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII (FSCIRE) sotto la guida di Alberto Melloni, l’iniziativa mette in rete università, centri di ricerca e studiosi del fatto religioso. Gli iscritti sono 1320, 790 i relatori e le relatrici, 240 i panel per un totale di 370 sessioni di lavoro.

Le religioni e il mondo
Nel corso della cerimonia inaugurale, Ján Figel, inviato speciale dell’Unione europea per la promozione della libertà religiosa o di credo in paesi terzi, ha ricordato che “oltre agli smartphone, servono ‘smart people’, persone sveglie, che sanno cosa sta succedendo nel mondo. E se non capiamo le religioni, non possiamo capire cosa succede nel mondo”.

A Bologna, nell'ambito dell'Academy, è stato anche lanciato un nuovo Premio dell’informazione religiosa, il “Piazza Grande Religion Journalism Award”, promosso dalla FSCIRE in collaborazione con l’Associazione internazionale dei giornalisti del fatto religioso (IARJ).

Partecipazione svizzera
Presenti diversi esperti provenienti dalla Svizzera e che interverranno su tematiche le più disparate. Dalla figurano nel programma: Andreas Losch e John Mbiti dell’Università di Berna; Beate Bengard dell’Università di Basilea; Christoph Uehlinger e Paola von Wyss-Giacosa dell’Università di Zurigo; Pierre Gisel, Philippe Gonzalez, David Hamidovic, Eleonora Serra, Philippe Therrien dell’Università di Losanna; Hans-Christoph Askani, Damien Delorme, Francesco Massa, Sarah Stewart-Kroeker e GhislainWaterlot dell’Università di Ginevra; e del Consiglio ecumenico delle chiese, con sede a Ginevra, l’editor della Ecumenical Review, Stephen Brown. Dalla Svizzera italiana interverranno Ernesto Borghi dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Romano Guardini” di Lugano e Gaëlle Courtens, redattrice delle rubriche religiose della RSI e di “Voce evangelica”.

Accademia social con #EuARe2019
La European Academy of Religion (EuARe) è un’iniziativa avviata nel dicembre 2016 sotto il patrocinio del Parlamento Europeo per la diffusione di studio, ricerca, comunicazione, scambio e cooperazione su temi religiosi rilevanti per la realtà accademica e la società. L’hashtag per seguire i lavori e i dibattiti attraverso i social è #EuARe2019.

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