Le donne cambiano la società

Le Donne evangeliche in Svizzera EFS lanciano una campagna per la parità salariale e per una maggiore presenza delle donne nella politica

15 marzo 2019

Le donne hanno il potere di cambiare il mondo e lo stanno già facendo. Con questo messaggio le Donne evangeliche in Svizzera (EFS) dedicano il 2019 al tema del cambiamento. La EFS, che raggruppa associazioni femminili riformate ed ecumeniche, lancia al contempo un messaggio politico: bisogna incoraggiare e sostenere la partecipazione attiva alla vita politica da parte delle donne. Sul tema “Le donne cambiano il mondo” - e sui prossimi appuntamenti nell’agenda dell’organizzazione femminile - abbiamo intervistato la presidente dell’organizzazione, Dorothea Forster.

Perché dedicare l’anno in corso al tema “Le donne cambiano il mondo”?
Ogni anno le Donne evangeliche in Svizzera scelgono di approfondire un tema di attualità. Quest’anno abbiamo posto particolare attenzione al fatto che l’organizzazione “Pane per tutti” ha scelto, per la sua Campagna 2019, il tema dei diritti delle donne. Così abbiamo voluto collegarci a loro e abbiamo deciso che il tema di attualità, per l’anno in corso, sarebbe stato “Le donne cambiano il mondo”. Vogliamo mostrare che le donne già da tempo agiscono per cambiare il mondo e continuano a farlo.

Cosa farete, nello specifico, durante i prossimi mesi?
Nella nostra prossima assemblea delle delegate, a maggio, abbiamo deciso di presentare alcuni esempi di donne che sono impegnate in progetti locali e specifici, per cambiare il mondo: almeno un po’… Non dobbiamo ritenere, infatti, che il cambiamento stia tutto sulle nostre spalle! Ma se ciascuna donna si impegna a fare qualcosa, alla fine riusciremo a cambiare in meglio la nostra società. Presenteremo, durante la nostra assemblea di maggio, alcuni progetti, che vanno da interventi a favore di bambini e bambine, fino all’impegno volontario per le persone migranti e per i profughi.

Dorothea Forster

C’è un appuntamento importante, fra pochi mesi, a cui anche voi prenderete parte. È la giornata di sciopero delle donne, in calendario per il prossimo 14 giugno. Quali temi vi stanno particolarmente a cuore?
Come Donne evangeliche in Svizzera siamo molto impegnate sul fronte dell’uguaglianza salariale fra uomini e donne. E questo argomento è sollevato anche dalla giornata di sciopero delle donne. Lo scorso settembre abbiamo partecipato a una manifestazione che si è svolta a Berna e io stessa ho avuto modo di intervenire pubblicamente su questi argomenti. Faremo la nostra parte, ci impegneremo, per mettere fine a questa forma di disuguaglianza economica. Non c’è alcun motivo per cui una donna debba guadagnare meno di un uomo, pur facendo il suo stesso lavoro. Per noi, questo è inaccettabile. Si tratta di un tema di grande importanza per la nostra organizzazione. E difatti i dati più aggiornati parlano ancora di un divario fra i salari di uomini e donne che in Svizzera, nel settore privato, tocca quasi il 20%.

Dorothea Forster, nel vostro programma parlate anche di politica: affermate che le donne possono cambiare anche quella. In che modo?
Le donne spesso sono portatrici di punti di vista diversi, contribuiscono alla politica con soluzioni originali. Se in occasione delle elezioni fossero elette più donne, ad esempio nel Consiglio nazionale, la discussioni sarebbero diverse, su molti temi. E proprio questo dovrebbe essere l’obiettivo: che donne e uomini vengano eletti nello stesso numero. Ma per raggiungere questo obiettivo dobbiamo anche incoraggiare le donne a entrare in politica. Spesso le donne si impegnano in molti ambiti, ma non in politica: credono di non poterlo fare. Noi dobbiamo incoraggiarle a candidarsi ed essere quindi disponibili a farsi eleggere. (intervista di Luisa Nitti)

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