500 anni di tipografia a Zurigo

Fu Christoph Froschauer, l'editore del riformatore Zwingli, a gettare le basi del gruppo Orell Füssli

09 marzo 2019

(Paolo Tognina) Il gruppo Orell Füssli, la cui sede è a Zurigo, festeggia 500 anni di storia aziendale. Tutto ebbe inizio con il tipografo Christoph Froschauer e la stampa della "Bibbia di Zwingli", la prima in lingua tedesca. Froschauer morì nel 1564 a causa della peste. Nel corso della sua vita editò oltre 700 libri, stampò anche testi ufficiali del governo zurighese, opere scientifiche e carte geografiche. Successivamente la tipografia cambiò più volte proprietario. Nel 1735 l’azienda fu rilevata da Conrad von Orell, discendente dei profughi protestanti fuggiti da Locarno, e Hans Rudolf Füssli.

Christoph Froschauer

Cultura e Riforma
Quando il 9 novembre 1519 il tipografo bavarese Christoph Froschauer ricevette la cittadinanza di Zurigo, furono poste le basi del gruppo Orell Füssli. Grazie al suo fiuto editoriale, riuscì a creare un centro tipografico e editoriale di respiro europeo. "Il Consiglio della città voleva portare a Zurigo un bravo stampatore, perché in città mancava una tipografia", spiega Adrian Scherrer, storico e archivista della Orell Füssli. "Zurigo era una città commerciale, sede di numerose corporazioni di mestieri, e aveva bisogno di una tipografia".

La marca tipografica di Froschauer

Nello stesso anno in cui Froschauer arrivò a Zurigo, Huldrych Zwingli assunse l’incarico di prete secolare del Grossmünster. I due uomini fecero amicizia e il tipografo bavarese divenne l’editore del Riformatore. "Froschauer e Zwingli si sono subito capiti", dice Adrian Scherrer. "Tra i due è nata un'amicizia e una stretta collaborazione. L'impresa di Froschauer ha approfittato del nome di un autore conosciuto come Zwingli, e il Riformatore ha approfittato della presenza di un bravo editore".

La Bibbia di Zurigo
Nel 1531 venne pubblicata la “Bibbia di Zwingli”, una splendida realizzazione della prima arte tipografica. Secondo Scherrer "si trattò di un libro molto curato, realizzato con grande maestria. Una copia costava in media quanto due mesi di salario di un artigiano".

"Che l'arte tipografica e la riforma protestante fossero strettamente legate", prosegue lo storico e archivista, "è dimostrato anche da un episodio accaduto nel 1522. Si tratta della famosa cena a base di salsicce organizzata nei locali della tipografia Froschauer. Il tipografo mise in tavola della carne, per i suoi operai, in pieno periodo di quaresima, quale ringraziamento per gli straordinari fatti per stampare dei testi destinati alla fiera libraria di Francoforte. Nel contempo si trattò anche di un gesto provocatorio nei confronti delle regole della chiesa del tempo. Froschauer dovette presentarsi davanti al consiglio della città, ma Zwingli lo difese. E questo portò alla prima disputa religiosa di Zurigo, che aprì la strada alla riforma protestante".

Froschauer imprenditore
Il tipografo bavarese creò un piccolo impero economico. Non solo stampava, ma fabbricava anche la carta. Per la città di Zurigo fu certamente un colpo di fortuna riuscire a convincere un uomo del suo calibro imprenditoriale a impiantare la sua azienda in città. Froschauer era aperto nei confronti di nuove idee in campo tipografico e tecnologico, e anche sul piano culturale era di larghe vedute. Inoltre aveva ottimi contatti internazionali, ad esempio con la fiera libraria di Francoforte. Fu lui a fare di Zurigo una città importante per quanto riguarda l'arte tipografica. Ma all'alba del 17. esimo secolo, la tipografia passò a un altro proprietario, la famiglia Bodmer.

Adrian Scherrer, storico e archivista

Un nuovo capitolo
"Quella dei Bodmer era un'antica famiglia zurighese che rilevò la tipografia Froschauer e se ne occupò per tre generazioni", precisa Scherrer. "Gli inizi furono difficili. In Europa era scoppiata la Guerra dei trent'anni, il mercato librario era in crisi. Ma i Bodmer furono capaci di accorgersi che a Zurigo stava crescendo il desiderio di informazione sui fatti dell'attualità. Reagendo a questa nuova situazione, nel 1622 uscì, per la prima volta, un giornale. Si trattò del primo giornale a Zurigo, e in Svizzera. Fu una grande novità, anche se consideriamo il panorama internazionale: giornali uscivano già a Strasburgo e Francoforte, ma Zurigo arrivò prima di Parigi e Londra".

Una donna al comando
L'epoca dei Bodmer è ricordata non solo per l'uscita del primo giornale, ma anche perché ad assumere le redini dell'azienda fu una donna. "Tutti rimasero a bocca aperta quando nel 1629 Dorothea Bodmer assunse il ruolo di direttrice della tipografia", prosegue Scherrer. Purtroppo le informazioni su di lei sono scarse, ma sappiamo che diresse l'impresa per dodici anni. Per poter assumere quell'incarico ebbe bisogno di una speciale autorizzazione da parte del consiglio cittadino - la tipografia stampava, tra l'altro, tutte le comunicazioni ufficiali del governo di Zurigo -, e le furono affidati due supervisori che dovevano controllare la sua attività. Dorothea Bodmer diresse la tipografia con grande successo, finché non le subentrarono i figli.

Gli ultimi due secoli
Nel 1753 la tipografia cambiò nuovamente proprietario. Ai Bodmer successero Hans Rudolf Füssli e Conrad Von Orell, quest'ultimo un discendente della famiglia Orelli, fuggita da Locarno perché convertita al protestantesimo. La Orell Füssli - come si chiamò da quel momento la tipografia - si dedicò con successo alla stampa di carte valori, della Zürcher Zeitung e di pregiate cartoline. Dopo la prima guerra mondiale il commercio delle cartoline crollò a causa della crisi del turismo. La Orell Füssli dovette perciò riorientare la produzione e si assicurò l'incarico di stampare le banconote per lo Stato ungherese. A partire dal secondo dopoguerra, la stampa di banconote è diventata l'attività principale dell'azienda.
Oggi il principale venditore svizzero di libri non si occupa più della loro stampa. Orell Füssli continua invece a occuparsi della stampa di denaro. La Svizzera e decine di altri Paesi affidano all'azienda zurighese la produzione delle banconote. E da qui escono anche i passaporti rossocrociati. Libri e banconote, denaro e spirito: da 500 anni una ricetta di successo.

Celebrare l'anniversario
In occasione del quinto centenario della Orell Füssli, è uscito il volume “500 Jahre Drucken” (“500 anni di stampa”), a cura di Adrian Scherrer. L'uscita del lussuoso volume illustrato ha segnato l’inizio delle celebrazioni per l’anniversario e documenta le trasformazioni vissute dall’azienda.

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