Senza confessione a Zurigo

Gli evangelici riformati scavalcati da coloro che si dichiarano senza appartenenza confessionale e dai cattolici romani

12 febbraio 2019

Un terzo (34%) della popolazione della città di Zurigo è senza confessione religiosa. Questo gruppo risulta con ciò essere maggioritario rispetto alla popolazione cattolica romana (28%). Gli evangelici riformati seguono appena in terza posizione (22%).
Le due confessioni cristiane insieme con le persone senza confessione rappresentano quindi oltre quattro quinti della popolazione, ha comunicato la città di Zurigo. La città annovera anche cristiani ortodossi (4%) e un 3% di persone appartenenti ad “altre comunità cristiane”.

Rinuncia al battesimo
Del restante decimo i musulmani costituiscono il gruppo più numeroso (6%). Gli ebrei rappresentano l’1%, così come gli indù e i buddisti, con circa 4.000 persone per gruppo.
In origine la popolazione della città di Zurigo era principalmente evangelica riformata - nel 1850 per oltre il 90%. Tra l’altro a causa delle ondate migratorie degli anni Dieci e Sessanta del secolo scorso la quota di cattolici romani è andata aumentando fino a raggiungere circa il 40% nel 1970.

Da allora il gruppo delle persone senza confessione ha conosciuto una crescita costante. Ciò è da ricondurre non soltanto alle fuoriuscite dalla Chiesa, ma altresì e in misura analoga alla rinuncia al battesimo dei neonati. Inoltre anche la migrazione ha un ruolo importante. Il numero di uomini e donne di fede musulmana così come quello dei cristiani ortodossi è aumentato nel corso degli anni Novanta. Tuttavia da vent’anni le loro percentuali sono rimaste pressoché stabili.

Differenze in base a età e nazionalità
Attualmente lasciano la Chiesa cattolica romana e la Chiesa evangelica riformata circa sei persone su mille all’anno, in massima parte di età compresa tra i 25 e i 39 anni. Anche i motivi dell’abbandono differiscono in base all’età.

Le persone più anziane sono spesso in disaccordo con le dichiarazioni della comunità religiosa da cui fuoriescono. I più giovani se ne vanno perché non hanno mai avuto una fede. Nessun gruppo di età menziona l’imposta di culto come motivo principale della decisione di lasciare la Chiesa.
C’è una chiara relazione tra nazionalità e religione: mentre molti italiani e portoghesi sono cattolici romani, gli evangelici riformati sono più spesso svizzeri e tedeschi.
Una quota consistente di senza confessione si trova fra le persone provenienti da Francia, Regno Unito e USA - paesi dai quali molti professionisti altamente qualificati si sono trasferiti a Zurigo. (sda/pd)

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