Un musical per Martin Lutero

Dopo i successi raccolti in Germania in occasione del Cinquecentenario della Riforma nel 2017, il “Pop-Oratorium” sulla vita del Riformatore tedesco arriva a San Gallo

03 novembre 2018

(ve) Arriva in Svizzera “Luther”: segna già il tutto esaurito, il “Pop-Oratorium” sulla vita del riformatore tedesco in scena oggi, 3 novembre, a San Gallo. Si tratta di un musical della durata di due ore con migliaia di coristi, 18 attori-cantanti, un’orchestra sinfonica con 40 strumenti, e non manca nemmeno il complesso rock. Sarà l’unica possibilità di vedere in Svizzera lo spettacolo, che l’anno corso in Germania ha raccolto numerosi successi con più di 170.000 biglietti venduti.
Spaziando tra vari generi musicali, dalle tonalità medievali, passando per il barocco fino alla canzone pop e a musiche più propriamente rock, il musical - con i testi di Michael Kunze e con le musiche di Dieter Falk - racconta la storia di Martin Lutero (1483-1546), monaco agostiniano nato a Eisleben, che con le sue 95 tesi affisse nel 1517 sul portone della Schlosskirche di Wittenberg osò opporsi all’autorità della chiesa.

Al centro il processo
Lo spettacolo si apre con la Dieta di Worms del 1521, presieduta dall’imperatore Carlo V d'Asburgo, nel corso della quale a Lutero venne chiesto di ritrattare le sue tesi. Ma Lutero, invece di abiurare, le difese. Il musical volutamente sottolinea l’aspetto più umano del monaco: è pieno di paure, dubbi, conflitti di coscienza, ma poi rimane saldamente ancorato alle sue convinzioni. Il processo si conclude con le celebri parole del riformatore “Io qui sto”, alle quali i compositori del “Pop-Oratorium” dedicano un brano dal titolo “Hier stehe ich, Amen”.

Uno spettacolo per tutti
“La nostra intenzione non è quella di evangelizzare o diffondere un messaggio biblico particolare. Vogliamo raccontare la storia accattivante di un uomo controcorrente che ha fatto la Storia, e che ha plasmato significativamente la cultura in Germania e in Europa”, spiega il noto compositore e produttore Dieter Falk. Per l’autore Michael Kunze è uno spettacolo che parla di questioni esistenziali e per questo, riguarda ognuno di noi. Il mega-evento vuole essere laico ed ecumenico: infatti, vi partecipano non solo evangelici, ma anche molti cattolici e non credenti. Non è un caso se il “Pop-Oratorium” è stato sopranominato il “progetto delle mille voci”. E lo stesso pubblico è invitato a partecipare.

Promotori ecumenici
L’edizione svizzera dello spettacolo, che avrà il suo “Lutero bambino” interpretato da Nando Kuhn, un ragazzo di Herisau, nell’Appenzell, verrà eseguito a due riprese il 3 novembre alla Olma Messen di San Gallo. Promosso ecumenicamente dalle chiese cantonali riformate e cattoliche del Canton San Gallo, dall’Alleanza evangelica di San Gallo, e dalla sezione sangallese del progetto “Refomation500”, ha anche due padrini riformati: Catherine McMillan, pastora e ambasciatrice per il Giubileo zurighese della Riforma, e Martin Schmidt, presidente del consiglio della Chiesa evangelica riformata del Canton San Gallo. (Gaëlle Courtens)

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